Un “tavolo tecnico” interistituzionale per provare a risolvere definitivamente la questione dell’ex Alba Sud, che con la sua “ingombrante” presenza costituisce da anni un gravissimo pericolo per la salute pubblica. A convocarlo, per martedì 8 novembre, è stata l’amministrazione comunale, che così ha intenzione di mettere la parola fine a una vicenda che si trascina senza una soluzione da quindici anni. «Quindici anni – afferma il sindaco Saverio Bosco – di palleggiamenti irragionevoli, sterili, inutili, in presenza di una obiettività che costituisce grave fonte di danno per la salute dei cittadini lentinesi». L’obiettivo dichiarato è dunque quello di «togliere quel mostro dal territorio». «Nelle settimane scorse – ricorda Bosco – abbiamo coinvolto il commissario europeo per l’ambiente che ha duramente stigmatizzato l’inerzia degli organi competenti rispetto all’indubbia gravità della situazione. Adesso è giunto il momento di pretendere un’azione risolutiva». Il programma della giornata di lavoro prevede l’ispezione dell’ex fabbrica di imballaggi e a seguire l’apertura del tavolo tecnico. «L’iniziativa – aggiunge l’assessore all’ambiente e al territorio Santi Terranova – dovrà necessariamente concludersi con l’adozione di un documento che fissi tempi rapidi per la definitiva eliminazione del pericolo». Sono stati invitati a prendere parte al tavolo tecnico i dirigenti del Servizio bonifiche del Dipartimento Acqua e Rifiuti dell’Assessorato regionale dell’Energia, dell’Ufficio amianto della Protezione Civile, del Servizio rifiuti e bonifiche del Settore territorio e ambiente del Libero consorzio comunale di Siracusa, dell’Asp, del Distretto sanitario di Lentini, dell’Arpa, del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco e dello Spresal. Invitati, inoltre, il prefetto Armando Gradone, il custode giudiziario dell’ex Alba Sud, i responsabili del Tribunale del Malato, i rappresentanti dell’associazione Manuela e Michele, la Chiesa locale, i coordinatori di settore del Comune di Lentini, assessori e consiglieri comunali e i vertici locali di tutte le forze dell’ordine. Da anni rappresentano un gravissimo rischio per la salute i ruderi ricoperti di amianto dello stabilimento dell’ex Alba Sud, fabbrica dismessa che prima del fallimento si occupava della produzione di imballaggi in plastica per il settore ortofrutticolo. Sorta all’inizio degli anni Settanta, l’ex Alba Sud, che sorge ai margini del perimetro urbano di Lentini, lungo la statale 194 Catania-Ragusa, rappresenta con i suoi 25.000 metri quadrati di amianto, una grave minaccia per il territorio. Iniziata anni fa, la bonifica del sito non è stata mai ultimata.
© Riproduzione riservata