Il degrado. Escrementi di colombi, sterpaglia, sporcizia e degrado davanti la Grotta dei Tre Santi, uno dei luoghi sacri più amati dai lentinesi. Una condizione di abbandono davvero indecorosa, quella in cui è stato lasciato l’antico lungo di culto. Degrado ma anche rischi di natura igienico-sanitaria. Gli escrementi dei colombi sono infatti pericolosi in quanto veicolo di malattie come la toxoplasmosi e la salmonellosi. Una situazione disdicevole in una città che vuole puntare – come dice di voler fare – alla promozione del territorio e delle sue straordinarie risorse culturali.
Il restauro? Chiuso da oltre un trentennio per ragioni di sicurezza in seguito al terremoto del 1990, l’edificio doveva peraltro essere sottoposto negli anni scorsi a un intervento di consolidamento finanziato dal Dipartimento regionale della Protezione civile, ma dopo l’appalto e l’aggiudicazione delle opere a un’impresa di Caltanissetta i lavori subirono uno stop inatteso riconducibile, a quanto pare, ad alcuni aspetti tecnici relativi alla tipologia di opere da realizzare e alla presenza di edifici al di sopra della piccola chiesa rupestre.
La chiesa. Conosciuta anche come grotta di Tertullo, la Grotta dei Tre Santi sorge nel cuore del centro storico della città ed è una piccola chiesa rupestre all’interno della quale, secondo la tradizione, i tre patroni di Lentini Alfio, Filadelfo e Cirino furono tenuti in catene prima del martirio avvenuto il 10 maggio del 253 dopo Cristo. Durante i festeggiamenti patronali di maggio è meta continua di pellegrinaggio.