Il Coordinamento delle donne. Attivo negli anni Ottanta e protagonista di tante battaglie, il coordinamento unitario riuniva le donne progressiste lentinesi. Tra le fondatrici donne volitive e coraggiose come Graziella Vistrè e Lina Cassarino, quest’ultima scomparsa proprio di recente a Cesena, dove ormai risiedeva da tempo insieme al marito per stare vicina alle figlie. A provare a raccogliere la preziosa eredità di quella straordinaria esperienza umana e politica è ora il Coordinamento delle donne di Lentini. Costituitosi lo scorso ottobre, riunisce donne provenienti da comitati e associazioni e donne indipendenti che hanno scelto – spiegano – di creare un collettivo aperto, trasversale e capace di analizzare e comprendere questioni come l’equità, la giustizia, la parità e la pluralità di genere.
Il corteo. «Forti delle esperienze maturate nel territorio – sottolinea in una nota il Coordinamento – guarderemo al presente di Lentini per costruire un nuovo modo di affrontare temi ancora tristemente attuali». Il primo impegno pubblico del coordinamento è in programma sabato pomeriggio. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre e che a Lentini sarà animata da diverse iniziative proposte da varie associazioni, il Coordinamento delle donne ha organizzato un momento pubblico di straordinario valore simbolico per dare visibilità a un problema strutturale ancora troppo spesso taciuto, quello appunto della violenza sulle donne. L’appuntamento è per sabato pomeriggio in via Vittorio Emanuele III, all’altezza dell’incrocio con via Termini, da dove alle 17 partirà un corteo i cui partecipanti dovranno indossare qualcosa di rosso. La manifestazione sarà anche l’occasione per presentare il progetto alla cittadinanza.
Le cifre. Nel 2019 in Sicilia su dieci donne uccise nove sono state ammazzate dal proprio partner. I casi di violenza – segnala il Coordinamento – sono in aumento e nel 2021 a Lentini, secondo i dati ufficiali, ben 35 sono i nuovi episodi di violenza sulle donne. Numeri ai quali va aggiunto un sommerso difficile da stimare perché, come evidenzia anche l’Istat, tante sono le donne che non denunciano i propri aggressori o che non riescono a portare avanti le proprie denunce. Ad aggravare la situazione la quarantena – l’isolamento non aiuta le donne a difendersi dalla violenza – e un aumento della povertà che colpisce soprattutto le donne.
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