Cluster di infezione. Preoccupa il focolaio di infezione da Covid-19 scoppiato da alcuni giorni tra i lavoratori del servizio d’igiene urbana. Sono già dodici, infatti, i dipendenti della Impregico Srl – l’impresa pugliese che dall’1 gennaio scorso ha in carico il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani – che nel corso della settimana sono risultati positivi al tampone e dunque posti in isolamento domiciliare. Si tratta, in pratica, di quasi un terzo del totale dei lavoratori. Inevitabili, perciò, le disfunzioni causate dalla riduzione del personale disponibile.
I timori del sindacato. Avuta notizia del focolaio di contagio, il segretario provinciale della Fp-Cgil Francesco Nardi e il responsabile della sicurezza dei lavoratori Cirino Malpasso hanno immediatamente trasmesso una nota ai vertici dell’impresa chiedendo di «attivare tutte le procedure previste dal protocollo nazionale sul contenimento della pandemia» e di mettere in campo «ogni precauzione per evitare ulteriori contagi e dunque la diffusione del virus sia tra gli stessi dipendenti della Impregico che tra la popolazione, con la quale i lavoratori si trovano giornalmente a contatto».
Nardi (Fp-Cgil): «Asp e amministrazione verifichino il rispetto delle prescrizioni». Secondo Nardi e Malpasso i lavoratori che sono stati a contatto con i colleghi risultati positivi e che dunque avrebbero dovuto essere posti in quarantena, sarebbero stati «inseriti regolarmente nei turni lavorativi, trasgredendo quanto raccomandato dai medici dell’Asp e mettendo seriamente a rischio la salute e la sicurezza di tutti gli operatori del cantiere».«Quello che chiediamo – chiarisce il segretario provinciale della Fp-Cgil Francesco Nardi – è che l’Asp e l’amministrazione comunale di Lentini, ciascuna per le proprie competenze, verifichino il rigoroso rispetto delle prescrizioni per scongiurare una ulteriore e pericolosa espansione del focolaio che rischia di mettere ko il servizio d’igiene urbana».
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