Si sgonfia il caso della targa di villa Marconi dedicata alle vittime lentinesi di mafia distrutta da ignoti. Nessun gesto intimidatorio contro nessuno, né alcun oltraggio alla memoria di Filadelfo Aparo, Cirino Catalano, Carmelo Di Giorgio, Alfio Pisano e Francesco Vecchio. Una bambinata. Si è trattato semplicemente di una bambinata. Sono infatti tre bambini di appena dieci-undici anni i responsabili del gesto. Hanno confessato di averlo fatto per gioco. L’unica loro responsabilità quella di non avere forse in quel momento un pallone con cui giocare. Così, assolutamente inconsapevoli del peso e delle ripercussioni delle loro azioni, hanno ritenuto di poter giocare al tiro al bersaglio contro quella targa, riducendola in mille pezzi. I tre adolescenti, tutti a quanto pare abitanti nel quartiere, sono stati subito individuati grazie alla rapidità con cui hanno operato gli investigatori del locale commissariato della Polizia di Stato guidati dal dirigente, il vice questore aggiunto Marco Maria Dell’Arte. L’individuazione dei responsabili fuga definitivamente il timore che si trattasse di un gesto intimidatorio.
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