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Lentini | Un ex carabiniere ucciso per rapina in contrada Sabuci

28 Febbraio 2018 | by Silvio Breci
Lentini | Un ex carabiniere ucciso per rapina in contrada Sabuci
Cronaca
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La vittima è il 59enne Luigi Venezia, nativo di Nicosia, ma residente nel Catanese, ex brigadiere della storica squadra dei “Lupi” del comando provinciale di Catania. Assassinato con un colpo di pistola al torace, forse dopo una sua reazione. Fermata una prostituita. Indagini dei carabinieri.

Un colpo di pistola al torace. È morto così il 59enne Luigi Venezia, il carabiniere in pensione il cui cadavere è stato rinvenuto nella tarda mattinata di oggi in una stradina di campagna alla periferia di Lentini, in contrada Sabuci, lungo il vecchio tratto della strada statale 194 Catania-Ragusa, una zona abitualmente frequentata da prostitute. Nativo di Nicosia, ma residente nel Catanese, a San Giovanni La Punta, Luigi Venezia, ex brigadiere della storica squadra dei “Lupi” del comando provinciale di Catania andato anticipatamente in pensione poiché vittima del dovere, è stato trovato a terra accanto alla sua Jeep parcheggiata ai margini della stretta e isolata stradina di campagna.

Una rapina finita nel sangue. Secondo quanto riferito dai carabinieri della compagnia di Augusta che stanno indagando sull’episodio guidati dal capitano Rossella Capuano, l’ex collega potrebbe essere stato vittima di una rapina finita nel sangue. A ucciderlo, intorno alle 13, sarebbero stati due malviventi con il volto travisato da passamontagna che si sarebbero poi immediatamente dileguati a bordo di un’auto facendo perdere le proprie tracce. La centrale operativa dei carabinieri sarebbe stata allertata dal personale del 118, che avrebbe a sua volta ricevuto da qualcuno la segnalazione della sparatoria avvenuta nella campagne di Lentini. Una delle prostitute che sono solite stazionare in attesa dei clienti lungo la statale 194 sarebbe stata fermata e si troverebbe adesso negli uffici della caserma di Lentini per essere sentita dai militari dell’Arma.

[GUARDA IL VIDEO]

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Le indagini dei carabinieri. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Siracusa Salvatore Grillo. Sul posto per i rilievi sulla scena del crimine e sul cadavere dell’ex carabiniere il medico legale Orazio Cascio insieme agli uomini della scientifica. Secondo quanto fin qui accertato dagli investigatori, Venezia, prima del colpo mortale al torace, è stato raggiunto da un altro proiettile che lo ha ferito al braccio destro. Ma accanto al suo cadavere sono stati rinvenuti anche altri due proiettili inesplosi. La scientifica dovrà appurare a quale arma appartengono, se sono uguali a quelli che hanno ferito mortalmente l’ex carabiniere – di cui peraltro non sarebbero stati trovati i bossoli – oppure se appartengono a un’altra pistola, per esempio di proprietà della vittima che aveva ovviamente regolare porto d’armi, che però sarebbe stata portata via dagli stessi malviventi.

Sfuggito a un agguato nel 1992. Nel settembre del 1992, Luigi Venezia, che lascia due figli avuti da due matrimoni, fu ferito in un agguato nella circonvallazione di Acireale ma lui scese dell’autovettura e rispose al fuoco mettendo in fuga i malviventi.

© Riproduzione riservata

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