Il progetto. Di bullismo e delle sue implicazioni si è parlato nell’aula consiliare del Comune di Melilli nel corso della conferenza d’apertura del progetto «Bullismo, che incubo!» promosso dalla psicologa Veronica Castro. Il progetto, che ha come obiettivo la prevenzione e la sensibilizzazione su un tema di grande attualità, offrirà ai ragazzi di Melilli, Villasmundo e Città Giardino la possibilità di avere uno spazio tutto loro, gestito dalla stessa psicologa, dove poter essere ascoltati e parlare liberamente delle loro esperienze. Saranno, inoltre, autori e attori di un cortometraggio che fungerà da role playing formativo, ovvero un gioco di ruoli all’interno del quale avranno la possibilità di mettersi ciascuno nei panni dell’altro e di capire come ci si sente nel ruolo di vittima o di bullo. L’obiettivo di fondo è quello di aiutare i ragazzi a individuare e capire le loro emozioni, a educarli ai sentimenti e a volersi bene.
La presentazione. Nel corso della conferenza, dopo i saluti del sindaco facente funzioni, Giuseppe Corradino, la promotrice del progetto ha esortato gli adulti presenti ad assumersi la responsabilità educativa dei ragazzi e delle ragazze che sempre più spesso si trovano a dover affrontare diversi disagi psicologici. Da parte sua il capitano Rossella Capuano, comandante della Compagnia Carabinieri di Augusta, si è soffermata sulle dinamiche del bullismo. Il magistrato Concita Zimmitti, giudice del Tribunale di Catania, ha invece approfondito gli aspetti legali del fenomeno e i reati a esso connessi. Il sostituto procuratore Marco Dragonetti della Procura di Siracusa ha invece esposto le dinamiche del cyberbullismo e i rischi connessi all’uso continuo di Facebook e dei social network da parte dei ragazzi. Infine, il pediatra Carlo Gilistro ha parlato del miracolo della vita. Molto significativa la testimonianza di due ragazze, Ludovica e Chiara, che hanno raccontato la loro esperienza di vittime del bullismo e ringraziato la psicologa Veronica Castro per averle aiutate, facendo appello alle altre vittime a denunciare.