E’ quanto sta riferendo lo stesso assessore Sebastiano Caminito (nella foto accanto al sindaco) all’epoca dei fatti non era nemmeno in carica, essendo il sindaco Cannata sospeso per effetto della Legge Severino. Caminito e Cannata discolpano in pieno anche il dirigente del Comune melillese che sarebbe stato coinvolto insieme ad altri 13 soggetti nell’elenco degli indagati coi Paratore. “Salafia viene colpito in modo ingiusto – è dell’avviso Caminito – per fortuna, gli inquiirenti stanno chiudendo questa partita e presto emergerà la verità una volta per tutte. Il quadro si sta completando in queste ore, quest’amministrazione non c’entra.
“Ripeto, Cannata era sospeso come sindaco. Facente funzioni in quel periodo era Mascali, uomo di Pippo Sorbello, e fu prorio lui a firmare l’autorizzazione per l’ampliamento della discarica” – riferisce Caminito facendo propria anche la dichiarazione del sindaco che frattanto parla alla stampa.
All’epoca assessore all’Ecologia era Salvo Midolo (PD). Era il periodo del famoso triunviro.”. Ma allora, perchè colpire solo la burocrazia? “Non saprei, dice Caminito – so solo che in questo momento sta pagando solo il tecnico comunale, incolpato senza aver colpa. Ne sono fermamente convinto”. (r.t.)
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