I comitati aderenti alla rete dei comitati territoriali siciliani, in una nota trasmessa al dipartimento Acqua e Rifiuti della Regione, chiedono innanzitutto che la discarica Cisma cessi ogni ulteriore abbancamento. In via subordinata e accessoria i comitati suggeriscono che si proceda al riesame dell’Aia già rilasciata e alla verifica di assoggettabilità a Via e che venga accertato lo scrupoloso soddisfacimento delle stringenti prescrizioni. Le richieste formulate dai comitati riguardano: la verifica dell’assoluto rispetto delle normative e la correttezza formale e sostanziale delle autorizzazioni quantitative e qualitative imposte dalla Regione Sicilia, assessorato Territorio e Ambiente con il rispetto dei limiti imposti dall’Albo nazionale gestori ambientali, sezione Sicilia presso Cciaa. Chiedono inoltre di verificare il soddisfacimento del punto “q” delle prescrizioni del Drs 1457 che recita: “devono essere adottati tutti i necessari accorgimenti tecnici finalizzati ad impedire che sia percepita la presenza della discarica al di fuori della fascia di rispetto” e degli altri punti.
I comitati rivendicano altresì la verifica della correttezza formale e sostanziale di quanto previsto nel piano di monitoraggio ambientale e renderlo pubblico nel sito internet dell’Arpa Dap di Siracusa e del gestore, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 36/03 e delle corrette procedure per l’estensione delle autorizzazioni a ricevere rifiuti solidi urbani provenienti da Palermo e altre città della Sicilia. Chiedono ancora di fissare i requisiti operativi e tecnici per i rifiuti e le discariche, prevedendo nuove procedure volte a prevenire o a ridurre il più possibile le ripercussioni negative sull’ambiente, con particolare riferimento all’inquinamento delle acque superficiali, delle acque sotterranee, del suolo e dell’atmosfera, e sull’ambiente globale, compreso l’effetto serra, nonché i rischi per la salute umana durante l’intero ciclo di vita della discarica.