Il Gup chiede il rinvio a giudizio per l’ex sindaco di Melilli Giuseppe Cannata, per l’ex deputato regionale Pippo Sorbello e per altre tre persone. Sono accusati, a vario titolo, di concussione, abuso d’ufficio e minacce. La prima udienza è fissata per il 29 settembre dell’anno prossimo.
Rinvio a giudizio per Giuseppe Cannata, ex sindaco di Melilli e Pippo Sorbello, ex deputato regionale nonché ex primo cittadino dello stesso Comune. A disporlo è stato il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Siracusa Salvatore Palmeri. Il rinvio a giudizio è stato chiesto dal Gup anche per Corrado Mascali, ex assessore, Francesco Cannamela, funzionario comunale e Maria Concetta Ciulla, imprenditrice. Sono accusati di aver perpetrato atti persecutori nei confronti di un’assistente sociale e concussione. Devono rispondere a vario titolo di concussione, abuso d’ufficio e minacce.
La prima udienza è fissata per il 29 settembre del 2022. Alle cinque persone coinvolte nella vicenda giudiziaria la chiusura delle indagini è stata notificata nell’ottobre di due anni fa. Per i fatti che risalgono al periodo tra il 2014 e il 2015 e riguardano atti relativi all’attività di una cooperativa per l’assistenza ai minori, in un primo processo relativo all’adozione di bambini l’ex sindaco Cannata è stato di recente condannato mentre Sorbello è stato assolto. La Procura, però, in merito all’altra parte dell’indagine inerente la concussione, l’abuso d’ufficio e le minacce ha chiesto il rinvio a giudizio anche per l’ex depurato all’Ars.
Secondo l’accusa, Cannata e Mascali, avrebbero avviato azioni di molestia e minacce nei confronti di un’assistente sociale in servizio al Comune di Melilli, dietro indicazioni dell’ex parlamentare regionale Sorbello per favorire sua compagna, Maria Concetta Ciulla. L’inchiesta nasce nel 2015 da una denuncia presentata dall’assistente sociale Giulia Gazzetta, assistita dall’avvocato Emanuele Scorpo, che nel settore Politiche sociali si occupa di minori che ha dichiarato di aver subito minacce per essersi sottratta alle richieste avanzate da Sorbello, Cannata e Ciulla di produrre relazioni attestanti il possesso di requisiti da parte delle comunità alloggio che fanno parte della cooperativa Provvidenza. L’ex deputato regionale avrebbe fatto pressioni sui un funzionario del Comune melillese affinché trovasse un pretesto per revocare la concessione in sanatoria di un immobile intestato all’assistente sociale. A reiterare pressioni e minacce sarebbe stato l’allora sindaco di Melilli Cannata. Un ruolo attivo nella vicenda lo avrebbe avuto anche l’assessore Mascali che all’epoca ricopriva l’incarico di sindaco facente funzioni. Di abuso d’ufficio deve rispondere il dirigente comunale Cannamela accusato di avere, a seguito della conclusione delle indagini relative alla cooperativa Provvidenza, adottato provvedimenti mirati a danneggiare l’assistente sociale Giulia Cazzetta che il quel processo era la parte offesa.