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Lentini | “Meravigliosamente… Jacopo”, martedì la presentazione al Museo Archeologico

30 Agosto 2019 | by Silvio Breci
Lentini | “Meravigliosamente… Jacopo”, martedì la presentazione al Museo Archeologico
Cultura
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Il 7 e 8 settembre l’attesa manifestazione promossa dalle associazioni Neapolis e SiciliAntica. Una talk conference, un banchetto medievale e un viaggio poetico itinerante in notturna tra le viuzze, le corti e le scalinate del centro storico.

“Meravigliosamente… Jacopo”, cresce l’attesa. Cresce l’attesa per “Meravigliosamente… Jacopo”. I dettagli del programma saranno illustrati ufficialmente martedì 3 settembre nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà, a partire dalle 10.30, nella sala delle conferenze del Museo Archeologico di Leontinoi. Nata nel 2017 come omaggio a uno dei più illustri personaggi della città, Jacopo il “notaro”, noto anche come Giacomo da Lentini, l’inventore del sonetto, la manifestazione è organizzata dalle associazioni culturali Neapolis e SiciliAntica di Lentini e Carlentini, con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Lentini e la collaborazione della Pro Loco, dell’associazione culturale “Melograno” e della biblioteca civica “Riccardo da Lentini”.

Il programma. L’8 settembre i versi di Jacopo – accompagnati da musiche, canti e danze medievali – saranno i protagonisti principali di un affascinante viaggio poetico itinerante in notturna tra le viuzze, le corti e le scalinate del suggestivo nucleo medievale del centro storico della città (partenza alle 18 da villa Gorgia e arrivo nell’area archeologica del Castellaccio). Sabato 7 in piazza Bellini (ore 21) in programma un banchetto medievale che sarà preceduto da una talk conference all’ex pescheria (inizio ore 19).

L’inventore del sonetto. Nato a Lentini nel 1210 circa e morto nel 1260 circa, Jacopo fu tra i principali esponenti della cosiddetta “Scuola poetica siciliana” – sorta intorno al 1230 e in attività per circa un trentennio – insieme a Guido delle Colonne, Rinaldo d’Aquino, Giacomino Pugliese, Stefano Protonotaro e Cielo d’Alcamo. A “Jacobus de Lentino domini imperatoris notarius” – come si firmava colui che il grande Dante Alighieri avrebbe definito il “Notaro” per antonomasia – è attribuita l’invenzione del sonetto, creato verso la metà del Duecento con una forma che è rimasta invariata nel tempo: due quartine seguite da due terzine di versi rimati, normalmente endecasillabi. Un metro poetico diffusosi in tutta Europa e poi nelle letterature di tutto il mondo con pochissime varianti secondarie.

© Riproduzione riservata

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