Microdiscariche crescono. Nonostante i controlli, le iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e tra la popolazione, le “telecamere trappola” e la rimozione delle microdiscariche, il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti continua a dilagare. Una situazione intollerabile. Una emergenza continua per combattere la quale occorrono interventi continui e rigorosi di prevenzione e repressione. Ovunque microdiscariche, disseminate qua e là. In alcune aree periferiche del territorio comunale o ai margini di strade isolate prossime al perimetro urbano. Se non addirittura all’interno dello stesso centro abitato, come nel caso dell’area in prossimità dell’ex sede del commissariato di polizia, in via Agnone. Rifiuti sopra rifiuti.
Servono maggiori controlli. Un fenomeno che pesa sull’ambiente e sulla collettività e che ha spinto l’amministrazione comunale – con uno specifico atto di indirizzo a firma del sindaco in cui si parla di “significativo incremento nel territorio urbano ed extraurbano di micro discariche” – a chiedere al personale della polizia municipale, compatibilmente con le risorse in organico, un impegno più incisivo nel controllo del territorio e dunque nella prevenzione e nella repressione del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, che rischia di vanificare gli sforzi compiuti finora per aumentare la percentuale di raccolta differenziata.
Le aree a rischio maggiore. L’amministrazione comunale ha sollecitato insomma il potenziamento dei controlli e della vigilanza. Le aree critiche, “diventate ormai delle vere e proprie discariche abusive”, sono quelle di via Agnone, via Biviere, incrocio tra via Mercadante e via Macello, via Piave, strada provinciale 10 e via Marilli e via Regione Siciliana in prossimità dell’ex mercato ortofrutticolo.
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