Ricorso ai giudici amministrativi. Ostacolo imprevisto per i lavori di ammodernamento di via Etnea. La “Giudice Costruzioni e Servizi Srl”, impresa classificatasi seconda al termine delle procedure di gara, si è infatti rivolta ai giudici del Tar di Catania per ottenere l’annullamento, previa sospensiva, del provvedimento con il quale nelle scorse settimane, ultimato dalla Centrale unica di committenza il lungo e complesso esame delle 272 offerte pervenute entro la scadenza del 28 maggio, era stata formalizzata l’aggiudicazione dell’appalto – costo 2.426.000 euro, di cui 343 mila a carico in parti uguali di Lentini e Carlentini – all’impresa “Lavoro e progresso” di Reggio Calabria. Il ricorso della “Giudice Costruzioni e Servizi Srl” contro il Comune di Lentini e la Centrale unica di committenza e nei confronti dell’aggiudicataria “Lavoro e progresso” è stato notificato lo scorso 5 aprile.
Il Comune si costituisce in giudizio. Per tutelare gli interessi dell’ente, l’amministrazione comunale ha ovviamente deciso di resistere in giudizio e ha dato mandato al coordinatore competente in materia di contenziosi di avviare le procedure per l’affidamento del servizio di tutela legale del Comune e dunque per la sua costituzione in giudizio. Il ricorso al Tribunale amministrativo rischia naturalmente di far slittare l’atteso avvio dei lavori di ammodernamento della via di fuga lato nord della città, previsto per questa primavera. Dal momento della consegna, l’impresa aggiudicataria avrebbe avuto 540 giorni per ultimare l’opera. Il progetto – finanziato con i fondi della legge 433 per la ricostruzione dei centri colpiti dal terremoto del 1990 – prevede la realizzazione di 1 chilometro di nuova carreggiata della larghezza massima di 22 metri, con marciapiedi, impianto di illuminazione e due rotatorie.
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