L’appello del parlamentare regionale Giovanni Cafeo: “Evitare diseguaglianze e diversità di trattamento nel settore della ristorazione. In attesa del decreto del Governo Draghi che, a partire dal 26 aprile, permetterebbe una graduale e progressiva riapertura delle attività, dubbi e perplessità permangono tra gli operatori della ristorazione, dello sport e dell’intrattenimento.
A lanciare l’allarme è Giovanni Cafeo, deputato all’Assemblea Regionale Siciliana e segretario della III Commissione Attività Produttive. “A manifestare perplessità – spiega Giovanni Cafeo – sono gli esponenti del settore del catering e degli eventi, il cui destino appare oggi piuttosto nebuloso sia perché non sono emersi dettagli specifici per un settore che basandosi interamente sulle date certe e sulla programmazione minuziosa degli eventi non può ad oggi accettare le prenotazioni dei clienti sia perché quanto fino ad oggi conosciuto comporterebbe pesanti limitazioni, basti pensare all’impossibilità di utilizzare i posti a sedere nelle sale al chiuso.
“Il provvedimento finale destinato alle riaperture dovrà – sottolinea il deputato regionale – indicare con chiarezza i periodi e gli orari di lavoro consentiti, possibilmente con un coprifuoco allargato, oltre ovviamente a prendere in considerazione tutte le attività di ristorazione che grazie all’adozione di protocolli di sicurezza messi a punto con il sostegno delle associazioni di categoria e soprattutto grazie all’indicazione delle date certe per gli eventi autorizzati, potranno garantire comunque l’esecuzione del servizio nel rispetto di tutte le normative vigenti”.
“Chi organizza eventi, ricevimenti o matrimoni – conclude il deputato di Italia Viva– è in grado di mettere in campo strumenti organizzativi tali da operare in completa sicurezza, così come i colleghi titolari di ristoranti alla carta e per questo non possono essere discriminati nell’immaginare le prossime aperture”.