Da decenni, come già avevano fatto in passato anche i loro padri, hanno lasciato ormeggiata la loro piccola barca all’interno della vecchia Darsena servizi del porto megarese, entro la giornata di domani invece, saranno costretti a lasciare libero il sito e a trasferire altrove le loro imbarcazioni. La decisione assunta dal comando della locale Capitaneria di Porto, che ha colto impreparati i diportisti è stata motivata da ragioni di security ed è stata comunicata ai 18 pescatori dilettanti lo scorso 23 febbraio con degli avvisi che sono stati affissi nelle barche e nella bacheca della rinnovata Darsena. Questa mattina i diportisti hanno effettuato un sit – in di protesta per manifestare il loro disappunto e chiedere delle soluzioni alternative. Con una diffida il comando della Guardia Costiera ha invitato i proprietari delle unità da diporto ormeggiate “indebitamente” in area portuale a rimuovere le imbarcazioni. Tutto ciò poiché i diportisti non avrebbero titoli ad usufruire dell’area demaniale e quindi la loro presenza nel sito violerebbe la normativa vigente in materia. Se ciò non accadrà entro la giornata odierna la Capitaneria sanzionerà i trasgressori e provvederà a rimuovere le imbarcazioni imputando le pese ai diportisti. I pescatori dilettanti hanno incontrato ieri mattina il capitano di corvetta Alberto Boellis che ha spiegato loro le ragioni del provvedimento. I diportisti, si tratta in maggior parte di pensionati e di appassionati di pesca sportiva hanno chiesto in alternativa di poter usufruire di altre aree dove poter ormeggiare le loro imbarcazioni dicendosi disponibili a pagare una tassa di concessione. I diportisti avevano presentato una manifestazione di interesse all’Autorità Portuale per il rilascio di una concessione demaniale marittima trasmessa alla Capitaneria di Porto che ha però espresso in merito parere negativo.
[embed_video id=59175]