Sono 800 i lavoratori socialmente utili impiegati dalla Provincia regionale dal ’96 ad oggi. Il gruppo più numeroso è stato quello degli ex articolo 23, 635 persone, a cui si sono poi aggiunti i lavoratori provenienti da aziende in crisi o fallite. Del loro destino occupazionale, come di quello degli altri precari siciliani, si è discusso questa mattina nel corso di una seduta straordinaria del consiglio provinciale, convocata dal presidente Michele Mangiafico al teatro Vasquez, alla presenza di parte della deputazione regionale e nazionale. La vicenda della stabilizzazione dei precari è oggi anche oggetto di un incontro romano tra i parlamentari regionali del Pdl, tra loro il siracusano Vincenzo Vinciullo, e i ministri La Russa e Matteoli, nonché coni senatori Gasparri e Nania. I senatori Fleres, Alicata, Ferrata , Centaro e Battaglia avrebbero fatto sapere di stare elaborando una proposta che permetta di chiudere l’annosa partita, senza particolari aggravi alla finanza pubblica, né traumatici problemi di natura occupazionale. I precari rischiano di perdere il posto di lavoro se il governo nazionale non modifica la parte della manovra finanziaria che obbligherebbe gli enti ad interrompere i processi di stabilizzazione già così difficilmente avviati.Sono stati tanti gli interventi che hanno evidenziato come la questione, seppur difficile, va superata e occorre attivare tutte le azioni per evitare il dramma della perdita del posto di lavoro di circa 23 mila persone in tutta la Sicilia, la regione che ha il maggior numero di precari in Italia. Si è convenuto di sostenere il tentativo di un gruppo di parlamentari siciliani riuniti oggi a Catania per una azione che sia la più trasversale possibile nella presentazione di un emendamento al parlamento nazionale per la trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato, stante, come è stato sottolineato, che l’operazione non rappresenta un aggravio rispetto alla spesa già sostenuta dagli enti, dallo stato e dalla regione.A questo emendamento si dovrà arrivare nel caso in cui il governo nazionale, come richiesto da tutte le forze siciliane e dallo stesso governo regionale , non tornasse sui suoi passi rispetto alle decisioni negative già prese.All’incontro sono intervenuti il deputato nazionale On Fabio Granata ( disposto a votare contro il governo Berlusconi su questa vicenda ), l’assessore regionale On Giambattista Bufardeci che ha sostenuto la posizione del governatore Lombardo impegnato per la stabilizzazione, i deputati del PD Bruno Marziano secondo il quale non ci sarebbero aggravi di spesa, Roberto De Benedictis che propone , se necessaria, una gradazione nella stabilizzazione a patto di un piano di rientro economico, il sindaco di Siracusa Roberto Visentin, l’On Pippo Gianni (UDC), il vicepresidente della provincia Enzo Reale che ha letto una comunicazione del presidente Bono, i consiglieri provinciali Carmelo Spataro, Alessandro Acquaviva. Corrado Calvo, Paolino Amato, Nunzio Dolce , vari amministratori locali e sindacalisti.Il presidente del consiglio provinciale Michele Mangiafico, soddisfatto per come si è svolto il confronto e per gli intenti unitari e trasversali per la soluzione del problema, ha annunciato che in sede di sessione di Bilancio, il cui avvio è previsto per il prossimo lunedì 14, il consiglio provinciale attiverà iniziative formali a sostegno della rivendicazione di stabilizzazione dei precari.
(Nel canale “informazione” il sevizio video e le interviste)