All’indomani dell’incidente accaduto a un dipendente Isab sul posto di lavoro, i tre sindacati di categioria si sono riunti attorno a un tavolo congiunto e hanno cercato di capire le dinamiche del caso che di certo non è il primo di una lunga serie. Secondo la ricostruzione dei fatti riportati dal protagonista della triste vicenda, le manovre erano di routine nell’area gasometro, niente di particolare o di nuovo. Eppure, quelle procedure pare siano state stigmatizzate dagli operai e riferito il malcontento ai vertici. Ma cosa c’è che tecnicamente non andava fatto?
Come vuole la prassi, si dovrà indagare anche sul grado di responsabilità del dipendente Isab, se veramente stava eseguendo la manovra secondo le regole o se potrebbe esserci stato qualche svarione o distrazione. Ma se fosse anche cosi, poco cambierebbe, visto che di vita si tratta. Un impianto dovrebbe essere “allertato” in termini di prevenzione anche dinnanzi a qualsiasi errore di natura umana. Si indagherà più a fondo su tutti i fronti.
E ci si interroga anche sui tempi di pronto soccorso. Quanto tempo ha impiegato l’ambulanza per raggiungere la zona industriale? Non sarebbe il caso di avere un mezzo di soccorso sempre pronto sul posto? E’ vero che se non fosse stato per il pronto intervento del capo dei vigili del fuoco aziendali e per il medico della fabbrica, ci sarebbe scappato il morto?
Frattanto, le segreterie territoriali di Filctem Femca e Uiltec, esprimono forte preoccupazione alla luce dell’ennesimo incidente sul lavoro occorso in Isab, che poteva causare l’ennesimo caso di morte bianca nella zona industriale. Le organizzazioni sindacali hanno la necessità di conoscere la dinamica dell’evento, che dalle prime notizie sembra simile a quello che qualche anno addietro ha causato la morte di un giovane lavoratore.
I sindacati, inoltre, denunciano in modo oggettivo il cattivo funzionamento delle procedure di soccorso, che hanno visto l’ambulanza di stabilimento arrivare sul luogo dell’incidente parecchi minuti dopo l’accaduto, tempo che poteva risultare determinante per la vita del lavoratore. Solo il pronto intervento dei vigili del fuoco di stabilimento, dimostratisi abili e preparati anche in queste circostanze, ha permesso di salvare la vita al lavoratore vittima dell’incidente.
Le Segreterie territoriali rimarcano la mancata informazione alla rlsa aziendale, che gioca un ruolo determinante nella gestione delle tematiche inerenti la sicurezza in fabbrica. Per queste ragioni le segreterie territoriali di Filctem, Femca e Uiltec chiedono un incontro con carattere d’urgenza ai vertici aziendali. La nota è dei segretari generali di categoria D’Aquila, Tripoli e Bottaro. (r.t.)