Le Segreterie di Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL ed i lavoratori della impresa “Turco Costruzioni”, titolare dell’appalto di manutenzione generale edile all’interno del sito industriale di ENI-VERSALIS, hanno deciso di sospendere lo sciopero, iniziato lo scorso mercoledi 17. I motivi della protesta erano da ricercare nel costante ritardo sullo stipendio rispetto ai tempi previsti dal contratto, il mancato rispetto degli accordi sul pagamento di 1/6 della gratifica natalizia erogata dalla Cassa Edile ed erogazioni di festivi e differenze sulla CIG per un totale medio di 2000 euro per i 55 operai.
Nonostante 3 giorni di interlocuzioni, incontri, trattative e appelli, anche alla VERSALIS, ad intervenire per evitare azioni più incisive, sembrava ci fosse un muro di gomma tra principi inderogabili e attenzione alle vertenze che si aprono. Poi è arrivata la svolta e la dichiarazione ufficiale da parte dell’impresa che erogherà le spettanze il 29 Gennaio prossimo.
“Siamo consapevoli di essere di fronte a una vertenza probabilmente non eclatante, in relazione alla dilagante disoccupazione, specialmente nel settore edile – osservano i segretari generale di Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL, Corallo, Gallo e Carnevale – ma a volte è necessario far valere princìpi che una volta erano considerati sacri: certezza del salario su cui si costruiscono le economie familiari e rispetto del contratto in tutte le sue articolazioni.”
“A questo bisogna aggiungere un interrogativo di primaria importanza: ma se non vi è certezza di salario nemmeno per chi lavora per conto dalla prima azienda dello Stato (ENI), da chi dobbiamo aspettarci la normalità? Probabilmente il sistema degli appalti in questa zona industriale, già largamente contestato un miliardo di volte dalle organizzazioni sindacali, forse troppo timidamente, deve essere rivisto integralmente.
“Siamo consapevoli che avremmo creato disagio presso le portinerie ENI, ma avremmo chiesto piena solidarietà agli altri operai. Poi in extremis è arrivata la fumata bianca e l’accordo. Fermo restando che vigileremo su quanto dichiarato dall’impresa, pensiamo sia ora di giocare una partita sindacale d’attacco per difendere princìpi contrattuali apparentemente inderogabili.
“Abbiamo scelto di non adottare uno schema attendista, ma rilanciare da questa vertenza una nuova stagione di diritti, solidarietà tra categorie e attenzione e sensibilità ai problemi e alla dignità del lavoro. Vogliamo incontrare ENI-VERSALIS per trovare una soluzione che non comporti tensioni ogni mese. Serve una soluzione a tutela dei lavoratori e la prima azienda dello Stato ha il dovere di cercarla insieme a noi. E’ una partita difficilissima, a tratti utopica ma è la strada intrapresa dai lavoratori e deve esser rispettata”. (foto repertorio)