Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo è stato convocato venerdì scorso intorno alle 18 dalla Procura di Siracusa. “Persona informata sui fatti”, questa la motivazione della comparizione del presidente davanti al pubblico ministero di Siracusa. L’argomento sul quale rispondere, invece, il rigassificatore della Ionio Gas. Il procuratore della Repubblica di Siracusa, Ugo Rossi e il sostituto, Maurizio Musco hanno avuto un colloquio con il governatore, durato più di un’ora, sul fascicolo aperto dagli inquirenti per un esposto presentato dalle associazioni “AugustAmbiente”, “Decontaminazione Sicilia” ed il Comitato “No Rigassificatore” di Melilli, che hanno evidenziano come la costruzione del rigassificatore, costituirebbe un aumento esponenziale e non accettabile di rischio per l’incolumità delle popolazioni residenti considerata l’alta esplosività ed infiammabilità del metano liquido. Denunciati nell’esposto la pericolosità sismica dell’area e la vulnerabilità degli impianti Rir e chieste che vengano poste le debite attenzioni e prevenzioni nell’iter autorizzativo del rigassificatore. Una storia senza fine, un iter lunghissimo che le prossime direttive del governo regionale potrebbero definitivamente sciogliere.
Silvana Baracchi