Antonio Monforte, musicista e cantautore catanese, dopo anni passati tra palco e spartiti decide di incidere il suo primo lavoro, Semu Siciliani. Già il titolo, altamente evocativo, suggerisce un forte legame con la terra che si traduce, in prima battuta, nella scelta del dialetto. La forza quasi tellurica di una lingua che per certi aspetti può definirsi intraducibile e raffinata, puntuale e coinvolgente. Afferma lo stesso Monforte quanto il siciliano abbia una sua musicalità insita che arriva al cuore senza necessariamente passare dal significato, medesimo effetto che si riscontra nella lingua anglosassone, che conquista e travolge, a volte, senza passare dal testo. Inevitabilmente si arriva alla dialettica infinita, nata tra Brahms e Lizst, se la musica abbia o meno un suo valore semantico intrinseco. Il 13 dicembre ha pubblicato su Youtube il video del singolo Chiovi, per la regia di Bruno Delpopolo. Interamente girato nell’interland etneo, protagonista un uomo immerso nei suoi pensieri mentre vaga in auto senza meta per le via della città. Il canto come sfogo e il siciliano come linguaggio primordiale capace di veicolare forti emozioni. Un brano malinconico e accorato, naturalmente proteso per essere la colonna sonora di “certe notti”. Il Cd “Semu Siciliani” contiene 9 tracce tutte scaricabili da Itunes. (1. Sugnu Pazzu, 2. Generosa e impotente, 3. Vota Babbacallo, 4. Curri, 5. Picchi sugnu accussì, 6. Capaci ca ti senti, 7. Catania è sulu ccà, 8. Aspetta l’amuri, 9. Chiovi). Tra i brani trova spazio il folk, il rock, la ballata e il pop; una grande varietà di generi per un lavoro realizzato con amore e passione. Una grande famiglia di musicisti ha collaborato per confezionare questo primo lavoro discografico, oltre allo stesso Antonio (voce e chitarra acustica ed elettrica), Seby Barbagallo (basso elettrico), Francesco Bassi (cori e chitarra), Alessio Carastro (batteria, percussioni e marimba), Salverico Cutuli (fisarmonica), Anthony Panebianco (Pianoforte e organo). Ed ancora: Enzo Di Vita Ruggero Rotolo, Luigi Pulvirenti, Luigi Scuderi, Faisal Taher e Federica Comis.
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