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Siracusa | Armonizzazione economica e condizioni igienico sanitarie: lavoratori della Coemi incrociano le braccia

19 Febbraio 2022 | by Francesco Giordano
Siracusa | Armonizzazione economica e condizioni igienico sanitarie: lavoratori della Coemi incrociano le braccia
Sindacale
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I lavoratori della COEMI incrociano le braccia e l’azienda invia lettere di contestazione.

Giornata convulsa oggi in Sonatrach, dove si è tenuto l’assemblea indetta da FIOM e UILM presso l’area cantiere della COEMI. I lavoratori in accordo con le segreterie hanno ritenuto necessario intensificare lo stato di agitazione proclamato il 28 gennaio 2022 per rivendicare legittimamente “l’armonizzazione economica” concordata e migliori condizioni igienico sanitarie interne al cantiere. L’inaccettabile risposta della COEMI e stata quella di inviare a tutti i lavoratori una lettera di contestazione disciplinare che mette in discussione il diritto di sciopero sancito dall’art.40 della costituzione Italiana e configura una pericolosa e inaccettabile azione ritorsiva.

Scioperare costituisce un diritto di libertà, un diritto il cui esercizio non può essere limitato, né può comportare alcuna sanzione da parte dell’ordinamento. – puntualizzano i segretari provinciali della Fiom Cgil – Uilm Uil, Antonio Recano e Santo Genovese – In questo senso FIOM e UILM hanno diffidato l’azienda a desistere immediatamente da siffatto comportamento antisindacale, diretto ad impedire o limitare il diritto di sciopero. Questo inaccettabile attacco ai diritti crea una frattura nel rapporto con i lavoratori e con le organizzazioni sindacali che risponderanno sia sul piano legale che con azioni di lotta in difesa dei diritti e del lavoro. La responsabilità sociale dovrebbe essere una corretta dimensione della vita d’impresa in questo momento indispensabile per dare soluzione ad una vertenza di carattere generale che a partire dai lavoratori COEMI coinvolge con il proprio carico di esasperazione e disperazione tutti i lavoratori dell’indotto. I lavoratori della COEMI incroceranno le braccia fino a che non si troveranno soluzioni in grado di garantire quanto definito nell’accordo del primo marzo del 2021 siglato presso Confindustria Siracusa e verranno rimossi gli effetti di un comportamento antisindacale, diretto ad impedire o limitare il diritto di sciopero.

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