Le indagini svolte dalla Squadra Mobile, su direttive del Sost. Proc. dott. Grillo e con il coordinamento del Proc. Agg. Dott. Fabio Scavone, hanno preso spunto dal danneggiamento mediante esplosione di un ordigno rudimentale commesso nella tarda sera del 3 aprile scorso ai danni al locale “Cumanà Lounge Bar” in Viale Teracati.
Salvatore Greco, dipendente nonché proprietario di fatto dell’esercizio commerciale, rimasto ferito a seguito dell’esplosione,aveva dichiarato agli inquirenti di aver visto, poco prima dello scoppio, due giovani travisati entrare nel bar per poi allontanarsi rapidamente. La visione delle immagini registrate da alcuni sistemi di videosorveglianza, nonché le attività tecniche avviate a seguito dell’episodio, hanno invece fatto emergere una diversa ricostruzione dei fatti, in base alla quale sarebbe stato proprio il Greco, con la complicità della compagna B. V., a piazzare l’esplosivo all’interno dell’esercizio commerciale e a farlo deflagrare.
Il gesto sarebbe stato finalizzato ad ottenere una somma di denaro a titolo di risarcimento del danno dalla compagnia assicurativa presso cui il locale era assicurato. Con le false dichiarazioni rese agli inquirenti, inoltre, gli indagati avrebbero simulato il reato di tentata estorsione, inducendo in errore l’amministratore di diritto della società proprietaria del bar, così da determinarlo a sporgere denuncia presso la locale Squadra Mobile.