Si accende il dibattito sulla struttura in Piazza d’Armi, e si arricchisce di ulteriori spunti sempre forniti da Ortigia Sostenibile: “Il 28 giugno scorso l’Agenzia del Demanio ha trasmesso alla Sovrintendenza di Siracusa un’ ulteriore richiesta riguardante il complesso monumentale del Castello Maniace; questa volta l’attenzione è rivolta addirittura allo storico fossato del castello, che come è noto è parte integrante dell’antico apparato difensivo e monumento esso stesso. La motivazione, la parola magica è sempre la stessa, riqualificazione. Visti i precedenti, non sembra avventato aspettarci che, con il placet della Sovrintendenza, il fossato possa diventare un lido, oppure un approdo per le imbarcazioni turistiche, e a fianco ancora un “ chiosco” in ferro e cemento finto amovibile ma naturalmente “ splendido”.
“Cosa dobbiamo aspettarci a questo punto, che si scambi questa opera difensiva con un canalone da “fruire” come un qualsiasi appezzamento di terreno? E’ ciò che si chiede Ortigia Sostenibile – “Così come si sta provvedendo a fare per la Piazza d’Armi? Che, tra altro, – come testimoniano le guide turistiche – “non è mai stata ricettacolo di immondizia, se non dopo i bagordi notturni”. Affermazione che non può essere messa in dubbio, perché tutte le guide prima di accompagnare i turisti all’interno del complesso, è proprio sul piazzale che fanno le loro soste introduttive alla storia del castello.
Ortigia Sostenibile chied dunque con forza che la nuova Amministrazione fermi intanto questa operazione, “arresti la svendita e lo snaturamento di questo luogo ed inverta la tendenza di questi ultimi anni, dimostrando di comprendere che il ruolo di un ente pubblico è diverso da quello di un amministratore d’azienda”.
“Chiediamo misura, perché – come già dichiarato nei giorni scorsi Ortigia Sostenibile – noi, e una moltitudine ormai di associazioni, cittadini, studiosi, funzionari di vari enti a tutela dei beni culturali, ed esperti e storici dell’arte, siamo favorevoli alla riqualificazione di questo come di qualsiasi altro luogo che soffra disagio e abbandono; ma siamo contrari alla riqualificazione usata come cavallo di Troia della speculazione e alibi di amministratori inadempienti”.