Sulla gravosa vicenda del disastro ambientale e il conseguente sequestro dell’impianto depuratore consortile di Priolo, il neo nato soggetto politico “Oltre. Movimento per la rigenerazione” presieduto da Fabio Granata, si schiera a favore della Magistratura e punta il dito contro la politica siracusana che, pateticamente, si preoccupa degli interessi della Industria e non batte ciglio di fronte alle tonnellate di veleni smaltiti da anni in mare e in atmosfera.
“Di fronte a una accusa circostanziata di disastro ambientale aggravato formulata dalla Procura della Repubblica di Siracusa, appaiono patetici e gravissimi sia i silenzi che, in alcuni casi, le parole di alcuni Partiti e di alcuni esponenti della politica siracusana, preoccupatissimi per gli interessi della Industria e del tutto indifferenti di fronte alle tonnellate di veleni e sostanze nocive smaltite da anni nel nostro mare e nella nostra atmosfera”. Questa la presa di posizione del Direttivo di “Oltre.Movimento per la Rigenerazione” di fronte alla reazione ai provvedimenti della Procura di Siracusa contro la società Ias che gestisce il depuratore consortile di Priolo che dalla zona industriale siracusana riceve e depura reflui di varia natura. “Oltre” plaude all’azione della Procura della Repubblica contro una gestione abusiva” che avrebbe prodotto “l’immissione non consentita in atmosfera di circa 77 tonnellate all’anno di sostanze nocive, fra cui alcune sostanze cancerogene come il benzene e di oltre 2500 tonnellate di idrocarburi in mare, fra il 2016 ed il 2020, una gravissima dinamica di inquinamento atmosferico e marino, peraltro tuttora in corso. Questa la conclusione di una prolungata indagine, durante la quale sono stati svolti anche accertamenti tecnici da parte di consulenti nominati dalla Procura.
Il Direttivo di “Oltre” sottolinea la gravità delle accuse “che configurano un quadro gravissimo di responsabilità’ politiche e industriali su una enorme quantità di sostanze nocive immesse in mare e in atmosfera, nonostante la loro tossicità e nocività per la salute dell’ambiente e degli uomini. Fatti resi ancora piu’ gravi per la durata delle emissioni dei veleni e quindi per il numero di persone potenzialmente colpite. “E di fronte a questo appaiono gravissime le parole di chi appare più preoccupato per il sequestro che per i gravissimi fatti emersi. Ancora una volta alcuni partiti manifestano il loro ruolo servile nei confronti dei “grandi utenti” del depuratore come Versalis S.p.a., Sonatrach Raffineria Italiana S.r.l., Esso Italiana S.r.l., Sasol Italy S.p.a., Isab S.r.l., Priolo Servizi S.c.p.a, cioe’ le realta’ che nel depuratore immettono i loro reflui industriali e che ora sono accusati di disastro ambientale aggravato. Noi siamo, come sempre, dalla parte della salute pubblica e della tutela dell’ambiente”