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Siracusa| Inchiesta Cam Come/SAC e “quinte colonne siracusane”

21 Febbraio 2017 | by Redazione Webmarte
Siracusa| Inchiesta Cam Come/SAC e “quinte colonne siracusane”
Politica
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Il presidente della Commissione Bilancio ARS Vinciullo: “Questo caso è l’ennesima certificazione dello scollamento tra giunta camerale siracusana e deputazione locale. Ci chiamano adesso che sono con l’acqua alla gola. Il precedente qualche tempo fa quando a Catania Napolitano venne a parlare di Sud Est e non furono invitati i parlamentari siracusani”.

bloggif_56cc71f8ac292Dura reazione del deputato regionale (NCD) Enzo Vinciullo sul caso della Camera di Commercio di Siracusa il cui commissario Dino Tornabene sarebbe coinvolto nell’inchiesta SAC aeroporto di Catania insieme ad altri dieci rappresentanti istituzionali, tra cui anche il sindaco Enzo Bianco. Questo è l’ennesimo caso politico/giudiziario che dimostra lo scollamento totale tra territorio e deputazione siracusana. E per territorio s’intenda nel caso specifico “giunta camerale” di Siracusa. Gli albori di questa dolorosa “spaccatura” che non conosce “campanile”, tempo addietro con la organizzazione di una grande summit sul Sud Est siciliano a Catania e che vide la presenza del presidente della Repubblica Napolitano. In quell’occasione, la cabina di regia era anche della Camera di Commercio di Siracusa che pensò, male, di non invitare direttamente i deputati regionali e nazionali e senatori siracusani. C’è chi andò senza invito (per lo più politici dello stesso schieramento dei rappresentanti camerali) infischiandosene delle formalità di rito e ammantandosi della sola legittima responsabilità istituzionale. Insomma, buon viso a cattivo gioco. Vinciullo fu tra quelli che espresse più risentimento e oggi, rispolverando quel caso passato, rinsalda la vibrata denuncia di “scollamento” e indifferenza tra giunta camerale e deputazione locale:  “Non sono abituato a mischiare la politica con la giustizia né sono abituato a commentare i fatti sotto la spinta di una indagine conclusa o che sta per concludersi o che è appena iniziata. Così come non ho accettato le considerazioni che le indagini potessero avere ripercussioni sulla vicenda della Port Authority, adesso non accetto l’idea che le indagini possano avere ripercussioni sulla Camera di Commercio e SAC. Le indagini hanno un valore che si concretizza con la condanna dei soggetti interessati. Sino ad allora nessuno si deve permettere di strumentalizzare politicamente l’azione della magistratura. Sulla neutralità della magistratura non ho dubbi e nemmeno sul fatto che le indagini non devono condizionare la politica. Sulla vicenda della Camera di Commercio, vorrei invitare tutti a leggersi una mia interrogazione parlamentare di un anno fa, dove le cose che tutti hanno detto soltanto oggi io le ho dette in assoluta solitudine quando contrastai l’accordo con Catania. Fu io a sostenere che nei numeri degli iscritti vi era qualcosa di strano. Solo che quando riferì del fatto, Ragusa aveva una oggettiva alleanza (politica) con Catania a danno della nostra provincia. Nessuno mi prestò fede, nemmeno i miei colleghi siracusani, ognuno restò convinto di essere più furbo dell’altro. Nessuno si accorse di nulla, anzi, ebbi subito la certezza che vi erano all’interno della provincia dei basisti, o meglio, delle quinte colonne che lavoravano sotto banco per Catania e sull’accordo tra Catania e Ragusa. Un fatto classico, ahime!”. E Vinciullo racconta l’antecedente: la riunione catanese per la costituzione di questa grande area per il Sud Est in cui parteciperà anche il Capo dello Stato, all’epoca era Napolitano. Unici assenti, perche non invitati, i deputati e i senatori siracusani. “Quando contestai questa grave mancanza all’organizzazione mi venne risposto che era un problema nostro siracusano, interno, che non ci volle la Camera di Commercio di Siracusa che cosi fece di tutto per operare una oggettiva delegittimazione nei nostri confronti usando furbizia ma al contempo di debolezza. Un gruppo politico che non è assecondato dalla sua deputazione non è un gruppo forte. Una furbata che pagheremo tutti.  Quell’episodio – aggiunge Vinciullo – fu la certificazione dello scollamento assoluto tra territorio e deputazione locale. Cui prodest? Qualcuno all’interno della Giunta Camerale pensava, cosi facendo, di ricavare qualche posto di rilievo anche con l’accorpamento con Catania e Ragusa, ma non sa che finirà per essere vittime del sistema catanese”. Vinciullo arrabbiato anche per la vicenda SAC aeroporto. “Anche in questo caso ho sempre contestato il comportamento della Camera di Commercio di Siracusa che non ha mai cercato una interlocuzione con la sua deputazione. Lo ha fatto solo ora, nel momento dell’estremo bisogno. Ma potrebbe essere tardi. Adesso paghiamo questa politica scellerata che ha guidato la Camera di Commercio negli ultimi anni per soddisfare esigenze personali e non provinciali e del territorio. La giunta camerale siracusana ha sempre agito in silenzio e all’ombra. Noi deputati siamo stati chiamati solo quando erano con l’acqua alla gola. E noi abbiamo risposto “SI “solo perche siamo gran signori”. (rosa tomarchio) (foto repertorio)

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