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Siracusa| La campagna demagogica sui defunti si è infranta

14 Settembre 2019 | by Redazione Webmarte
Siracusa| La campagna demagogica sui defunti si è infranta
Politica
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450 euro entro il 31 dicembre 2019 o 25 al mese per 2 anni: è questa in sostanza la proposta elaborata dai consiglieri firmatari, recepita e annunciata ieri dal sindaco Italia e dall’assessore Furnari, che mira a chiarire una volta per tutte le modalità di applicazione di un regolamento sul quale si discute ormai da troppi mesi.

Una soluzione che arriva al termine di un lungo confronto tra consiglieri e Amministrazione e che mira a venire incontro alle esigenze reali dei cittadini nel rispetto di leggi e regolamenti validi e obbligatori su tutto il territorio nazionale e mai applicati nella nostra città. Così, se è vero che non è possibile derogare all’idea che la concessione vada rinnovata, è anche vero che, all’interno del cimitero comunale, insistono numerose sepolture private in disuso. Cappelle, monumentini, sepolcri dei quali almeno un centinaio potrebbero essere resi disponibili. Nel solo anno in corso si può stimare con questa voce una posta di ingresso, da parte di famiglie siracusane interessate ad avere spazio nel cimitero, molto vicina alla cifra iscritta in bilancio. Risolto il problema del capitolo di entrata per il 2019, le rateizzazioni, per tutti coloro che hanno necessità di rateizzare, potrebbero partire dal 2020 ed essere diluite anche fino ad un tempo utile a renderle ampiamente sostenibili.

Grazie a questa proposta i cittadini avrebbero la possibilità di scegliere se versare la quota ridotta per il rinnovo della concessione venticinquennale pari a 450 euro entro il 31 dicembre 2019 o rateizzare la tariffa intera pari a 600 euro in 24 rate mensili da 25 euro. Il tentativo, giuridicamente infondato, di modificare in Consiglio Comunale nel 2019 una norma transitoria del 1996 ha prodotto solo confusione e disinformazione a danno dei cittadini e dell’ente di cui gli stessi fanno parte. Così come l’aumento della durata delle concessioni da 25 a 36 anni avrebbe prodotto soltanto un aumento proporzionale del costo per tutte le nuove stipule passando dagli attuali 2.500 euro a circa 3.600, riducendo di conseguenza la naturale rotazione dei loculi e il diritto di tutti i cittadini a poter richiederne l’utilizzo per la sepoltura. Va chiarito inoltre che i provvedimenti proposti ieri all’attenzione dei consiglieri non eludevano il concetto della necessità del rinnovo della concessione (obbligatorio) ma si limitavano ad applicarlo tra due anni. Termine al quale si è tecnicamente giunti con l’attuale proposta, dilazionando il pagamento in 24 rate mensili, nel rispetto delle regole e senza la creazione di debiti fuori bilancio che avrebbero danneggiato l’ente e messo i consiglieri a rischio di fronte ad un richiamo della Corte dei Conti.

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