Ottima prestazione difensiva dei biancoverdi, sia sull’uomo in meno sia a uomini pari; bene anche la transizione offensiva, con ripartenze che fanno sempre male agli avversari.
Male invece l’uomo in più e anche alcune scelte ad attacco schierato, per via di un po’ di superficialità forse dovuta al fatto di avere avuto sempre la partita in pugno.
I biancoverdi partono con il giusto approccio, difendendo bene e colpendo in ripartenza con Francesco Condemi, lanciato a rete da Di Luciano.
Dopo la super parata del solito, immenso Tempesti sul tiro a botta sicura di Esposito, è Vidovic a segnare il 2-0 con il quale si chiude il primo tempo.
Nel secondo parziale, l’Ortigia allunga subito con Rossi, mentre i campani faticano a trovare spazi in attacco e sbattono sul muro di Tempesti.
Ci pensa Barroso, allora, con una potente conclusione dalla distanza a segnare il primo gol per i padroni di casa. I ritmi non sono velocissimi e le due squadre provano spesso conclusioni individuali senza esito.
All’intervallo lungo si arriva sul 3-1 per i biancoverdi. Nella terza frazione, gli uomini di Piccardo accelerano e colpiscono due volte, prima con la veloce fuga di Di Luciano e dopo con il 5 metri di Francesco Condemi.
I salernitani accusano il colpo, ma l’Ortigia non spinge e gestisce il risultato. Pica, in superiorità, riesce a segnare la seconda rete della Rari Nantes, ma l’andamento della partita non cambia e si resta sul 2-5 per i biancoverdi.
Nel quarto tempo, dopo i bei gol di Cassia e Parrilli, il match scorre lentamente e l’unico sussulto è il rigore parato dall’ottimo Vassallo (su Ferrero). Finisce 6-3 per l’Ortigia, che mantiene saldamente il terzo posto in classifica.
Nel dopo partita, Stefano Piccardo, tecnico dell’Ortigia, è soddisfatto della vittoria e della prova difensiva dei suoi giocatori.
“Abbiamo vinto una gara non semplice, in un campo storicamente difficile per noi. Siamo riusciti a prendere pochi gol come ci eravamo prefissati.
Abbiamo prodotto tanto in attacco, ma sbagliato tantissime conclusioni, peccando in alcuni casi di egoismo. In certe azioni, in superiorità, abbiamo fatto il movimento giusto ma abbiamo sbagliato il tiro.
In difesa, invece, oltre a Tempesti, che come sempre conferma di essere il campione che è, abbiamo giocato molto bene, anche a uomo in meno, dove abbiamo subito un solo gol. Certo, si vedeva che la squadra era un po’ scollata, perché in queste due settimane non ha lavorato insieme. Sapevamo che non sarebbe stato facile, ma la squadra ha risposto bene”.
A fine partita, l’attaccante Sebastiano Di Luciano elogia il reparto difensivo, viceversa in attacco dove sono stati fatti tanti errori.