Tempo di alleanze e di apparentamenti in vista del ballottaggio del 24 giugno tra Ezechia Reale e Francesco Italia. Ma non tutto è scontato: nel senso, si fa presto a dire che Moschella del PD appoggiasse Italia che è anche PD ma “garozziano” e non certamente “fotiano”. O che Fabio Granata, uomo da sempre di Destra, opti per i colori azzurri di Forza Italia e del centrodestra che vota Reale. E così il leghista Ciccio Midolo. Non certamente l’avvocato Giovanni Randazzo, di quella sinistra chic ed ambientalista, ancor di più non potrebbero mai apparentarsi con Reale i Cinquestelle della Russoniello che di Berlusconi ne hanno sempre parlato male.
Detto questo, Moschella vuol fare un po di chiarezza senza fare nomi e ipotizzare alleanze precise: “Sento innanzitutto il dovere di ringraziare i 7.101 elettori che mi hanno votato e con essi quei candidati al consiglio che hanno con coerenza vissuto il loro impegno. Grazie allo staff, ai volontari, ai leader della coalizione. Il primo turno è stato deciso dal voto disgiunto che ha premiato Italia e non ha consentito a Reale di raggiungere il quaranta per cento.
I miei voti corrispondono alla somma dei voti delle tre liste non avendo dato vita ad alcuna iniziativa trasversale. Mi sono congratulato con tutti i competitori con i quali, al di là di qualche inevitabile asprezza, abbiamo dato vita ad un serio confronto politico e programmatico. L’elezione diretta del sindaco mette al centro il candidato. Noi abbiamo messo al centro il progetto e la politica e forse questo, nel generale clima di sfiducia e malessere, ci ha penalizzato.
Il 13% del nostro consenso è, come emerge con chiarezza dal voto, determinante ai fini del risultato del secondo turno. A chi ha raggiunto il ballottaggio spetta il dovere di esprimersi per primo. Valuteremo i contenuti politici e programmatici della proposta”.