L’incertezza sulle vaccinazioni da somministrare al personale di Polizia penitenziaria negli istituti del territorio siracusano viene stigmatizzata dai rappresentanti sindacali di Uspp, Fns Cisl, Fsa Cnpp, Cgil Fp e Sippe, rispettivamente Salvatore Argento, Fabio D’Amico, Massimiliano Di Carlo, Giuseppe Argentino e Sebastiano Bongiovanni che si rivolgono anche alla Procura della Repubblica.
“La Polizia penitenziaria che opera negli istituti presenti nel territorio siracusano ancora una volta è trattata in modo diverso rispetto ad altre realtà della medesima Amministrazione e/o di altri apparati dello Stato”. E’ quanto denunciano Salvatore Argento, Fabio D’Amico, Massimiliano Di Carlo, Giuseppe Argentino e Sebastiano Bongiovanni, rispettivamente rappresentanti sindacali di Uspp, Fns Cisl, Fsa Cnpp, Cgil Fp e Sippe, lamentando che: “ancora oggi in provincia di Siracusa non si sa “se e quando” gli agenti che prestano servizio in carcere potranno effettuare i vaccini. Nonostante il fatto che per le forze di Polizia, in linea di massima, ovunque si stia provvedendo a somministrare loro i vaccini, per gli appartenenti al corpo di Polizia penitenziaria che espletano servizio nelle carceri siracusane (Siracusa, Noto e Augusta) , non sembra esserci alcuna notizia che rassicuri la categoria sulla possibilità di vaccinarsi. Eppure, come è noto ai più, il Covid 19 ha seminato morte anche nelle carceri: è di poche ore orsono la notizia della terza vittima di Coronavirus nella sola terra campana. Cosa stanno aspettando perché questi ritardi? Il carcere – aggiungono i sindacalisti – doveva essere uno dei luoghi su cui porre grande attenzione durante il periodo pandemico, invece non è stato così. Infatti, alle belle parole dei tanti politici che si sono susseguiti negli ultimi tempi, in pratica poco e niente è stato fatto. Duole, ancora, rilevare una certa superficialità sulla delicata questione anche da parte di alcuni dirigentilocali dell’Amministrazione, i quali, evidentemente, non hanno ben compreso l’importanza di salvaguardare i propri dipendenti, altrimenti non si comprende come mai non si adoperino per la delicata questione e non diano debita informazione ai dipendenti”.
Salvatore Argento, Fabio D’Amico, Massimiliano Di Carlo, Giuseppe Argentino e Sebastiano Bongiovanni alla politica regionale chiedono a gran voce di verificare eventuali anomalie da parte di chi, per competenza, avrebbe dovuto avviare il processo di vaccinazione per la categoria in questione. “Alla Procura della Repubblica – aggiungono – chiediamo, invece, di valutare eventuali elementi di propria competenza circa ritardi (e le gravissime conseguenze che ne potrebbero scaturire) che, a nostro parere non possono trovare valide giustificazioni. Alle rispettive segreterie regionali l’invito, anche per tramite della segreteria nazionale, affinché, con ogni mezzo utile a disposizione, si possa far fronte alle legittime lagnanze del personale di Polizia penitenziaria di Siracusa: “e in particolare – concludono – alla questione vaccini che, si ribadisce, a tutt’oggi, in quel di Siracusa e provincia carcere, sembra essere ancora un tabù£.