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Siracusa| Nuova giunta Garozzo, Raiti: «Una scelta suicida»

Siracusa| Nuova giunta Garozzo, Raiti: «Una scelta suicida»
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Critico il coordinatore della Sinistra Riformista del Pd aretuseo: «Adesso occorre decidere se salvaguardare Garozzo e gli altri due anni della sua amministrazione o salvaguardare il Pd e il suo gruppo dirigente giovane». Per Raiti «la direzione provinciale è stata offesa e umiliata».
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Salvatore Raiti

«Credo che Giancarlo Garozzo con la nomina della nuova giunta (cinque assessori confermati, due nuovi, uno sospeso) targata Udc abbia fatto un grande capolavoro politico. Bisogna dargli atto che è riuscito in un sol colpo a mettersi contro il segretario provinciale, il segretario cittadino e anche il presidente del Partito democratico». Lo afferma in una nota il coordinatore della Sinistra Riformista del Pd aretuseo Turi Raiti a margine della nomina della nuova giunta. «Vedremo adesso – prosegue Raiti – cosa succederà nella riunione della direzione provinciale e quale documento sarà votato dallo stesso organismo che è stato, con le scelte fatte da Garozzo, offeso e umiliato. Devo dire, però, che ciò che mi ha meravigliato di più, dal punto di vista politico, è stata la determinazione messa in campo da Garozzo, per poi produrre un rimpastino. Garozzo – afferma Raiti – non ha seguito i suggerimenti della deputata Marika Di Marco che aveva proposto di contare fino a 10, non ha tenuto nella giusta considerazione il ruolo di paciere messo in campo fin dall’inizio della vicenda politico-amministrativa dall’assessore regionale Bruno Marziano, non ha seguito in nessun modo il segretario regionale Fausto Raciti che, in maniera chiara, concludendo i lavori della direzione provinciale, aveva esortato il sindaco e il partito a trovare una soluzione amministrativa di alto profilo. Ma la cosa che in assoluto mi ha sorpreso – afferma ancora Raiti – è stata la mancanza di rispetto nei confronti del sottosegretario Davide Faraone che, anche con un invito a mezzo stampa, aveva chiesto tempo per lavorare su una possibile mediazione. Di fronte a questo panorama e allo stato delle cose dobbiamo decidere se salvaguardare Garozzo e gli altri due anni della sua amministrazione o dobbiamo salvaguardare il Pd e il suo gruppo dirigente giovane sul quale tutti abbiamo puntato. Per quanto mi riguarda – conclude – al di là di richieste senza senso che potrebbero essere avanzate anche a livello nazionale da qualche ridicolo dirigente politico o amministrativo, non mi resta altro che prendere atto delle scelte suicide messe in campo da Garozzo, informarlo che i prossimi saranno due anni molto difficili e lavorare per il futuro politico e amministrativo della città di Siracusa. Chi è causa dei suoi mali pianga se stesso».

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