Concluso l’iter del concorso di idee per individuare la società che dovrà procedere alla preparazione del progetto preliminare del nuovo Ospedale di Siracusa.
“Ed ecco che, puntualmente, assistiamo alla solita irrefrenabile corsa all’auto attribuzione delle medagliette. Chi è stato il più bravo? Ci sono proprio tutti. – intervengono i segretari della Cgil Alosi e Carnevale – Una sovraeccitazione generale fatta anche, immancabilmente, di accuse reciproche. Ora, nella migliore utopia accademica, occorreranno circa 9 mesi prima di vedere una aggiudicazione ad un’impresa che dovrà, poi, occuparsi della realizzazione dell’opera”.
“Non vi è, quindi, alcuna ragione di merito in grado di spiegare questo ritrovato entusiasmo autocelebrativo. Troppo spesso ci siamo ritrovati a festeggiare solo l’annuncio delle deroghe alle normali procedure perché, queste ultime, spesso risultano totalmente inefficaci per raggiungere gli obiettivi. E in questa vicenda siamo stati costretti ad auto commissariare la politica per permettere, paradossalmente, alla stessa politica di raggiungere traguardi di medio e lungo termine.
Aspettiamo da anni un nuovo nosocomio e l’esperienza di quest’ultimo decennio consiglierebbe maggiore cautela anche perché cantieri pubblici ne vediamo veramente pochi. I dati, quelli che spiegano la nostra prudenza, ci dicono chiaramente che i cantieri pubblici sono la netta marginalità del settore edile. Nell’ultimo triennio il contributo degli appalti pubblici al settore è oscillato tra il 10 e il 15%. Avremmo già chiuso i battenti, in questo settore, in assenza della iniziativa privata spesso agevolata da bonus non propriamente organici, ma comunque decisivi. Adesso massima serietà nel traguardare le successive fasi che saranno quelle decisive per non disperdere ulteriore tempo ed energie necessarie. Se non avessimo buttato 30 anni in annunci, polemiche e ritardi, questa città avrebbe affrontato il dramma mondiale della pandemia con mezzi migliori. Si assicuri ai cittadini il nuovo ospedale per il 2022. Altrimenti sarà l’ennesimo tentativo a vuoto di esaltazione politica senza frutti.