L’opposizione ha chiesto di mettere ai voti la mozione di sfiducia nei confronti del presidente del consiglio comunale, Santino Armaro. Lungo l’elenco delle motivazioni a firma dei consiglieri Princiotta, Impallomeni, Boscarino, Rabbito, Bonafede, Di Lorenzo. Innanzitutto, “l’irregolarità della lista con cui è stato eletto Armaro al consiglio comunale”, secondo la Procura “presentata una raccolta di firme false”.
Non è il primo atto contro Armaro. Già un anno fa la maggioranza dei consiglieri avrebbe votato favorevolmente una mozione di sfiducia, che poi non venne trattata in seconda convocazione perchè i consiglieri non avevano raggiunto il numero legale (2/3 richiesti dal regolamento).
Ma l’accusa “pratica” è che per l’opposizione il presidente non avrebbe mai assunto un ruolo superpartes sia nell’inserimento delle mozioni che per le procedure più banali, come il diritto alla parola in aula, alimentando quel ruolo di censura ergendosi a “giudice” di ciò che può essere utile o meno per la città.
E l’aggravante: Il fatto che Armaro non convochi il consiglio comunale da mesi, nonostante numerose mozioni e ordini del giorno presentati dai consiglieri, anche da oltre un anno. Il risultato? Unica attività possibile è la trattazione del question time ,unico modo di relazionarsi con l’amministrazione attiva.
Al presidente è stato chiesto di inserire il punto di mettere ai voti la mozione di sfiducia all’ordine del giorno entro venti giorni.