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Siracusa| Parco archeologico. Tutti d’accordo, politica e Comitato. Frena Forza Italia

14 Gennaio 2019 | by Redazione Webmarte
Siracusa| Parco archeologico. Tutti d’accordo, politica e Comitato. Frena Forza Italia
Politica
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Parco archeologico e piano paesistico. Il governo Musumeci perde tempo. Politica, Comitato ed associazioni fanno pressing. Frena Forza Italia, Prestigiacomo: “Ma non per attenuare la valorizzazione dei beni monumentali siracusani bensì per incrementarla”

“Forza Italia si oppone alla istituzione del Parco Archeologico di Siracusa ma non per attenuare la valorizzazione dei beni monumentali siracusani bensì per incrementarla”.  Nota di chiarimento del gruppo consiliare di FI e dell’ex ministro Stefania Prestigiacomo nei confronti dell’assessore Fabio Granata: “Granata dovrebbe rendersi conto che esiste un “piano paesaggistico” in vigore a Siracusa (non ad esempio a Palermo, Catania o Messina) che pone vincoli strettissimi e puntuali sul territorio – si legge nella nota di FI – Invece di agitare minacciose, eppure vaghissime, accuse (ricordiamo ancora gli “impresentabili” alle amministrative), dovrebbe denunciare pubblicamente ogni “piccolo e particolare interesse speculativo” attorno all’area archeologica.

Inoltre, l’assessore per tutte le stagioni dovrebbe ricordare che la normativa sui piani paesaggistici assorbe la parte vincolistica della “Legge Granata”, ossessivamente auto-rievocata, e quindi la supera – si legge ancora nella sua nota Forza Italia che non vuole un altro ente che si sommi ai due poli museali, di cui uno specificamente “archeologico”, già esistenti a Siracusa. Prestigiacomo insieme ai suoi consiglieri comunali chiede, semmai, che le prerogative di autonomia di spesa degli introiti dei beni culturali locali previste dalla legge sui parchi vengano estese anche ai musei oggi, in primis al Paolo Orsi, oggi in stato di degrado per difficoltà economiche. E a questa modifica della normativa stiamo lavorando con un progetto legislativo ad hoc. Quindi no all’istituzione del parco, si a tutele rigorosissime e autonomia economica di parco e musei”.
Sul parco archeologico di Siracusa intervengono pure Paolo Cavallaro, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia che sta seguendo con attenzione la vicenda, a suo dire,  occasione di grande sviluppo del territorio “se ciò sarà accompagnato da azioni mirate di tutela, valorizzazione e promozione di tutti i beni culturali”. La presa di posizione della parlamentare Stefania Prestigiacomo stupisce, pertanto, Fratelli d’Italia:” Forse sarà non informata che pende in quinta commissione all’Ars un ddl governativo che punta ad un’importante revisione della legge regionale n.20 del 2000 (cosiddetta legge Granata). La strada è oramai segnata e il parco archeologico di Siracusa vedrà presto la luce, sulla scia di quanto già avvenuto da anni fuori dalla Sicilia con la legge Franceschini.

Fratelli d’Italia sta sollecitando i parlamentari regionali perché si definisca presto l’esame e l’approvazione del ddl di modifica, che mira ad attribuire quell’autonomia di spesa che ha consentito a quello di Agrigento di avere grandissimi risultati in termini di offerta culturale, di servizi e di numero di visitatori. Completato l’iter parlamentare e il previsto parere vincolante del Consiglio regionale dei BB. CC., che andrà reinsediato, il parco verrà istituito.

L’assessore Tusa è stato chiaro in occasione di un convegno del 12 novembre scorso al Museo Paolo Orsi di Siracusa, collaborato dalla battagliera storica dell’arte e curatrice del convegno Silvia Mazza, promettendo tempi rapidi di definizione e spiegando i necessari passaggi indispensabili. “Siamo sicuri che il presidente Musumeci saprà dipanare alcuni tardivi dissidi e accelerare sui tempi di consegna alla città di un importantissimo strumento di crescita culturale che tutti aspettiamo ormai da troppo tempo – conclude la sua nota Cavallaro insieme a Giuseppe Napoli, Commissario provinciale e Marco Mastriani, dirigente regionale di Fratelli d’Italia.

Ad animare il dibattito già vivace anche l’associazionismo. “Il governo regionale spieghi quali sono i motivi che non hanno ancora consentito l’istituzione del Parco archeologico di Siracusa, nonostante siano trascorsi ben 15 anni da quando l’area è stata inserita nell’elenco di quelle da destinare a zona archeologica protetta”. A chiederlo sono i rappresentanti del Comitato Parchi  per mezzo di Marcello Lo Iacono – Forse a Palermo avranno dimenticato quanto promesso: eliminare in via definitiva qualsiasi inutile pastoia burocratica che ne impedisca la nascita, così da avere finalmente una istituzione che tuteli questi tesori archeologici che tutto il mondo ammira”.
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