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Siracusa| Politiche. Forza Italia punta a sud su Gennuso e non sui suoi Cannata

27 Gennaio 2018 | by Redazione Webmarte
Siracusa| Politiche. Forza Italia punta a sud su Gennuso e non sui suoi Cannata
Politica
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Verso la consegna delle liste dei candidati dei partiti che concorrono alle politiche del 4 marzo prossimo. Forza Italia punta sulle donne. Mariella Muti candidata, ma non è la novita vera. Prestigiacomo sceglie di puntare su Daniela Armenia, nuora del deputato Gennuso. Ed i giovani e forti fratelli Cannata ci restano molto male.

Adesso Forza Politiche ha le idee chiare per queste elezioni politiche del 4 marzo. Dall’alto sono stati calati i nomi dei candidati che concorreranno alla Camera e al Senato. Certezze già c’erano per l’uninominale: Stefania Prestigiacomo su tutte, pluricandidata nelle file azzurre di Berlusconi, ex ministro e personaggio di spicco nell’assetto del partito a livello nazionale. Non mancano i colpi di scena, o quasi. Intanto, l’ingresso nel listone di Mariella Muti, già sovrintendente ai beni culturali di Siracusa con un curriculum tecnico e politico di tutto rispetto. Con lei Piazza Duomo e la Cattedrale hanno conosciuto un nuovo volto, ai tempi della sua reggenza in Sovrintendenza. Non solo. Mariella Muti non ha mai nascosto la sua vicinanza a Berlusconi e Prestigiacomo rivestendo il ruolo di responsabile delle politiche culturali all’interno del partito. Dunque, sin qui nulla di nuovo.

Mariella Muti non sarebbe l’unica espressione al femminile in casa Forza Italia. Questo (imprevisto?) exploit di “quote rosa” avrebbe fatto storcere il naso soprattutto al collegio numero 9, l’importante bacino di voti della zona sud capofila comune di Avola, seguito da Rosolini, etc.. Il sindaco Luca Cannata pare non sia rimasto molto bene da queste decisioni calate dall’alto in sordina dal suo partito, Forza Italia appunto. Senza una consultazione, un confronto. Scelta dei candidati imposta, insomma, secondo le sensibilità del giovane sindaco avolese che comunque ha svolto un ruolo non indifferente alle ultime regionali sia con la vittoria netta della sorella Rossana (la più votata in provincia di Siracusa) sia con la sua stessa riconferma di sindaco ad Avola.

Insomma, Cannata avrebbe preferito un invito al tavolo delle grandi decisioni. E invece non sarebbe andata esattamente cosi. Se il sindaco avesse velleità romane? Per nulla. Si sarebbe dovuto dimettere da primo cittadino settimane addietro. Ma non è solo questo. Pare ci sarebbe stata una incomprensione sul caso “Rosolini-Gennuso-nuora Daniela Armenia. Ma di questo si avrà contezza più avanti, per ora solo voci da bar.

Vediamo allora chi sono le candidate di Forza Italia del prossimo 4 marzo: Nicoletta Piazzese, giovane avvocato esperta in materia ambientale. Daniela Armenia, manager impegnata nel sociale. Ma soprattutto nuora del deputato regionale ex MPA, il rosolinese, Pippo Gennuso (fatto che avrebbe fatto innervosire Luca Cannata). Catia Bruno da anni attivista del centrodestra nel ragusano, esperta di politiche europee.

Nel proporzionale al Senato, Gabriella Giammanco, parlamentare uscente sensibile alla campagna per la difesa dei bambini promuovendo l’istallazione di telecamere anti-abusi negli asili. E colpo di scena: con Forza Italia anche Rosi Pennino, una donna con una storia di impegno nelle battaglie per l’inclusione dei disabili.

Insomma, passano i tempi, cambiano magari i volti, ma le modalità in campagna elettorale sono sempre le stesse: solita corsa verso Sud, specialmente puntando su Rosolini, pronti a fare alleanze strategiche e di convenienza con Pippo Gennuso, ritenuto maggior accentratore e detentore di voti nella zona sud. Seppur di partiti diversi. Ma da oggi c’è da scontrarsi con ben altrà realtà e cifre:  Avola. E cioè Rossana Cannata la deputata regionale più votata in provincia di Siracusa, e Luca Cannata, il sindaco che per la seconda volta nella sua Avola ha fatto l’emplain di voti, oltre il 70 per cento. Ma cosa avrebbe distratto Forza Italia dai Cannata? La spaccatura sembra sia servita sul piatto d’argento agli elettori, sempre meno, e soprattutto a Cinquestelle e PD. (r.t.)

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