Prima domenica del mese, musei aperti et gratis anche a Siracusa. Ma con una novità: il critico d’arte siracusano Paolo Giansiracusa accoglierà volontariamente i visitatori che intendano conoscere più da vicino la magnificenza dell’Annunciazione di Antonello da Messina esposta alla Galleria Bellomo di via Capodieci in Ortigia. Non un semplice atto didattico culturale ma una vera e propria azione di protesta contro chi vuole il capolavoro del 1474, che non verserebbe in buone condizioni, a Palermo in semplice prestito. Un trasloco non da poco. Giansiracusa, insieme a una buona parte della città, non ci sta e pensa che, soltanto approfondendo la conoscenza delle opere, ci si può innamorare per non lasciarle andare con tale facilità e superficialità.
Giansiracusa sarà all’ingresso del Bellomo in Ortigia, domattina, dalle 9.30 sino alle 13, “per rinnovare il legame con la storia, la cultura di Siracusa. “Presidierò Antonello invitando i siciliani, siracusani a garantirne l’inamovibilità” – esclama il docente di storia dell’arte ricordando che l’ingresso è gratuito per poter ammirare autori di pregio, alcuni anche siracusani, come Antonello da Messina, Borremans, Gagini, Laurana, Paladini, Zumbo e Minniti.
Dall’altre parte della barricata, tra i tanti illuminati, il critico d’arte Vittorio Sgarbi che, interpellato sul caso, sbotta: “Ragionamenti da stupidi (da capre?). In tutto il mondo le opere d’arte vanno in tour per diffondere il loro valore ed assicurarsi cosi un ritorno di visitatori una volta che il dipinto faccia rientro a casa propria. E’ successo con capolavori molto più importanti e vetusti dell‘Antonello da Messina (che è stato restaurato tre anni fa), non ci vedo proprio nulla di male se la stessa cosa accadesse per l’Annunciazione di Siracusa. Anche se il prestito in sè dell’Antonello a Palermo è un controsenso visto che di Antonello in Sicilia ce ne sono tanti, anche a Messina. Circa lo stato di salute del quadro, il dipinto è stato restaurato tre volte, l’ultima tre anni fa. Le modalità di trasporto al passo con la tecnologia e la dovuta accortezza assicureranno la sanità fisica dell’Annunciazione affinchè arrivi sana e salva a destinazione”. Ad ogni modo, la scelta dventa politica, non più tecnica, ed il popolo certamente può ribellarsi. In cambio dell’Antonello da Messina dovrebbe arrivere il Palladini. Che Siracusa ha già.