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Siracusa| Scuola, precari. Domani i DM incontrano il Miur

Siracusa| Scuola, precari. Domani i DM incontrano il Miur
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C’è una forte rappresentanza della provincia siracusana tra gli oltre 50 mila maestri elementari che lunedì sciopereranno in tutta Italia contro l’iniqua decisione presa dalla Plenaria: “Il diploma ante 2001 non vale più. Neanche per chi è già di ruolo!”.

Non è stato un bel Natale per i diplomati magistrale che lunedì non rientreranno a scuola per protestare contro la sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato che il diploma magistrale non è un titolo abilitante per accedere alla professione. Servono la laurea e la scuola di specializzazione. Una vicenda cominciata nel 2001, quando vennero chiuse le scuole magistrali, e proseguita con la riforma Moratti, che ha fissato come requisiti per poter insegnare la laurea e la scuola di specializzazione. Da allora molti diplomati magistrali hanno presentato ricorso, l’hanno vinto e sono riusciti a entrare nelle graduatorie a esaurimento.

 A questo tema si aggiungono poi i problemi sul mancato rinnovo contrattuale e sulla scarsa tutela legale dei docenti: tutti temi condivisi anche dagli altri maggiori sindacati di settore. Domani una rappresentanza dei docenti sarà ricevuta al Miur per un incontro ritenuto “decisivo” dalle parti.
“Questa sentenza – spiega il leader dei Cobas, Piero Bernocchi  – pone drammatici problemi, professionali e umani, ai diplomati magistrali. Molti di loro hanno avuto nomine annuali dalle Gae (graduatorie a esaurimento), in diversi sono già stati immessi in ruolo, e ora, oltre alla perdita del posto di lavoro, rischiano di ritrovarsi improvvisamente reinseriti in seconda fascia o, secondo un’interpretazione ancora più penalizzante della sentenza, addirittura in terza fascia”. Per il sindacalista “è insopportabile che il Miur e il governo non abbiano voluto risolvere un problema serissimo non solo per i lavoratori coinvolti ma per tutta la scuola italiana che di questi docenti non può assolutamente fare a meno”.
A causa di questo imprevisto “ripensamento” della Plenaria sarebbero circa 50 mila i maestri della materna e della primaria che sono nelle graduatorie ad esaurimento – 5.300 hanno anche ottenuto il ruolo con riserva in attesa della sentenza definitiva in questi ultimi anni – e che ora rischiano addirittura la cancellazione.
Domani sarà una data importante per questi nuovi “precari” della scuola: una delegazione verrà ricevuta al Miur per cercare di trovare una via d’uscita in tempi non troppo lunghi. Sembra tuttavia inevitabile lo sciopero in tutte le città italiane. In Sicilia concentramento di massa a Palermo.  (f0nte agi)
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