La Guardia di Finanza ha ultimato una serie di interventi in tutta la provincia finalizzati al contrasto della contraffazione e dell’immissione in consumo dei prodotti non sicuri posti in vendita senza essere stati assoggettati alle procedure di certificazione previste dalla vigente normativa.
Si tratta di 1.145.920 articoli potenzialmente pericolosi per l’incauto acquirente. L’attività è stata eseguita ieri dai finanzieri dei reparti dislocati nel territorio e ha riguardato esercizi commerciali gestiti da operatori cinesi nelle località di Siracusa, Augusta, Francofonte, Pachino, Palazzolo e Rosolini.
Le Fiamme Gialle hanno rilevato irregolarità connesse alla detenzione per la rivendita, di vari prodotti tra i quali cosmetici, giocattoli, prodotti informatici ed accessori, ferramente ed utensileria varia e bigiotteria privi del marchio di conformità “CE” (spesso dissimulato dal logo “China Export”), nonché prodotti per l’igiene e la cura della persona.
A Francofonte i sequestri più consistenti, a Rosolini prevale la vendita di prodotti non sicuri per l’igiene e la cura della persona. Gli articoli, posti sotto sequestro, sono stati rinvenuti esposti sugli scaffali di vendita e, quindi, pronti per essere immessi in consumo. Oltre alle merci sottoposte a sequestro, sono stati individuati tre lavoratori in nero.
Sono in corso ulteriori indagini volte all’individuazione dei canali di approvvigionamento della merce illecita rinvenuta per arrivare alla disarticolazione della catena logistica, organizzativa e strutturale delle filiere illecite. I titolari dei negozi ispezionati sono stati segnalati anche alla Camera di Commercio per le violazioni previste dal decreto legislativo n. 206 del 2005 (codice del consumo) per le quali sono previste sanzioni sino a 25 mila euro, nonchè per la successiva confisca e distruzione dei prodotti sequestrati.
Il servizio è il prosieguo di precedenti analoghe attività che confermano la sistematicità dell’operare da parte delle fiamme gialle aretusee. Inoltre, nel corso del controllo svolto nell’esercizio di Palazzolo, i finanzieri hanno notato due giovani, il cui comportamento agitato faceva insospettire i militari che procedevano alla loro identificazione e perquisizione personale.
All’interno della loro auto è stata rinvenuta una busta contentente 32 dosi di marjiuana già confezionata e pronta per lo spaccio per un peso complessivo di 50 grammi. Dopo le incombenze di rito i giovani di 18 e 20 anni, entrambi di Palazzolo, sentitito il magistrato di turno, sono stati messi ai domiciliari.