Dopo l’allerta tsunami di questa mattina riprende regolarmente la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia, dove era stata sospesa a scopo cautelativo.
Un terremoto di mangitudo 7.9 tra la Siria e Turchia con effetto tsunami sulle coste della Sicilia orientale. L’allarme è stato lanciato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, prevenendo un’onda di impatto a Siracusa, Messina e Catania. A seguire l’onda avrebbe dovuto impattare anche su Portopalo, Ginostra, Strombolicchio, Milazzo, Palermo, Marettimo, Gela, Pantelleria, Lampedusa, Porto Empedocle, Sciacca e Mazara del Vallo.
Attraverso un avviso, con i relativi consigli per come comportarsi in caso di maremoto, il Dipartimento regionale della Protezione civile della Sicilia ha invitato i cittadini ad “allontanarsi dal litorale bassi, da zone portuali; e di avvisare la popolazione e porre la massima attenzione”.
Alle 7.22 la notizia della revoca dell’allarme, sulla scorta dei dati elaborati dal Centro Allerta Tsunami (CAT) dell’Ingv.
Dopo il ridimensionamento dell’allarme tsunami, una onda leggera è arrivata intorno alle 7 sulle coste del siracusano, a Portopalo di Capopassero. Ma non si registrano danni. La Protezione civile siciliana monitora costantemente la situazione.