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Siracusa| Villa Reimann può rivivere. Basta attingere dai “pozzi”.

30 Settembre 2018 | by Redazione Webmarte
Siracusa| Villa Reimann può rivivere. Basta attingere dai “pozzi”.
Cultura
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Sono bastati tre giorni, solo tre, per riportare mobilio e suppellettili della Reimann al loro luogo di origine. Una grande mobilitazione, guidata dal solito spirito volontaristico, delle associazioni che da anni si sono occupate del recupero di Villa Fegotto dove risiedette la nobildonna danese sino alla fine dei suoi giorni.

Una storia affascinante, di passione e di amore, che è stata raccontata mercoledi scorso dalla biografa danese Susanne Mulchau Ditz al pubblico siracusano che anche stamattina, in occasione dell’aperitivo culturale dalle 11 alle 13, ha partecipato numeroso e incuriosito ad uno dei primi eventi che l’assessorato comunale alle Politiche Culturali, con Fabio Granata, ha intenzione di porre in essere in stretta collaborazione con il Comitato Save Villa Reimann, Italia Nostra, FAI e Consorzio Universitario “Archimede” che ha sede al primo piano della Villa di via Necropoli Grotticelle e che, al momento, svolge il ruolo di “guardiania” del sito avendo cura della sua “salute giornaliera”.

Acerra, Lo Iacono, Granata e Randazzo con la biografa Malchau

Una dimostrazione di grande volontà, dedizione e fattività quella espressa dal comitato organizzatore che si pone come obiettivo la completa riapertura di Villa Reimann, del suo giardino botanico e delle Latomie ancora in via di recupero. Intanto, è possibile ammirare la collezione di reperti archeologici all’interno della Villa, i quadri e tutto il “quotidiano” che la Reimann decise di lasciare al Comune di Siracusa, in mancanza di eredi, nel 1979 anno della sua morte.

Il lascito della nobildonna danese, giunta a Siracusa per amore, comprende anche un appezzamento di terreno di 3o mila mq in contrada Case Bianche, in prossimità di Floridia, attualmente dato in “affitto” a un noto professionista floridiano (il contratto scadrà nel 2022) affinchè si prendesse cura dell’agrumeto. Nel giardino insistono anche dei pozzi gestiti adesso dalla Siam, l’azienda che si occupa di gestire le acque per conto del Comune di Siracusa.

Da qui l’appello del Comitato Save Villa Reimann all’amministrazione comunale: estrapolare risorse economiche necessarie alla ristrutturazione e manutenzione della Villa, del giardino botanico e delle latomie, attingendo dal reddito di quei pozzi. Facendo un calcolo approssimativo, se ne trarrebbe un vantaggio economico di circa 200 mila euro l’anno da poter investire esclusivamente per il recupero dell’eredità della Reimann al fine di una definitiva fruizione dei siti. La proposta è stata accolta dall’assessore Granata che porterà al vaglio della giunta questa ipotesi di “investimento” culturale.

uno dei tanti gruppi alla visita guidata

A confermare la bontà della proposta, il numero di partecipanti all’aperitivo culturale stamattina a Villa Reimann. Più di 500 visitatori hanno dimostrato interesse, amore e curiosità per il sito e per il personaggio Christiane Reimann. Molti di loro hanno ammesso di non conoscere la storia della nobildonna danese, il motivo che la portò qui a Siracusa sino alla sua morte. Le guide specializzate del FAI, del Comitato Save Villa Reimann e di Italia Nostra hanno accompagnato i numerosi visitatori per tre ore di “incanto” e suggestioni raccontanto la vita di Christiane e del suo viaggio d’amore sino a Siracusa in compagnia di un medico tedesco cagionevole e che scelse la città di Teocrito per motivi di salute.

“Quello di stamattina è stato un importante banco di prova – ha commentato la presidente di Italia Nostra Lucia Acerra – adesso si dovrà lavorare collegialmente per il futuro di Villa Reimann, stabilire un programma di eventi e di visite guidate, programmare la fruizione del sito attraverso una calendarizzazione precisa delle iniziative e degli orari di apertura e chiusura. Ripongo grande fiducia nell’assessore Granata, sinora il suo impegno è stato concreto e costante. Penso che insieme al Comune, stavolta, si potrà fare davvero un bel lavoro di recupero”.

scorcio di latomia

Riguardo al piano di fruizione che si dovrà approntare per la villa, il giardino e le Latomie, nemmeno Marcello Lo Iacono di Save Villa Reimann, ha dubbi in proposito: “Lo scorso mercoledi e oggi sono state due giornate impegnative ed importantissime per noi e per questo luogo di memoria. Chiaramente, c’è ancora molto da fare; mi riferisco soprattutto a quella parte del parco attualmente interdetto al pubblico e che necessità di interventi di recupero prima di restituirlo completamente ai siracusani. ll nostro primo impegno sarà intanto quello di programmare una serie di manifestazioni che ridiano dignità al sito, facendole diventare cadenzate nell’arco dell’anno. Ripetere le esperienze già condotte della Giornata di Primavera, l’anniversario della nascita e della morte della Reimann, il concerto di Natale. Concentreremo le nostre energie soprattutto nella stagione estiva in modo da poter fruire del parco in grado di ospitare quanto più pubblico possibile.

“In questi giorni abbiamo scoperto che la gente ha veramente sete di attualità. Proprio cosi, perchè il messaggio della signora Christiane è attualissimo, non è solo memoria. E se un console danese e dei ricercatori si sono spinti sin qui, un motivo ci sarà! Adesso, sta a noi, insieme all’assessore Granata, stabilire una formula tecnicamente appropriata per creare un sistema di fruizione che meglio risponda alle istanze dei siracusani e alle potenzialità di un sito costretto all’oblio per troppo tempo.

Villa Reimann e il suo giardino storico

Già si comincia a programmare. Il 18 ed il 19 ottobre si svolgeranno le giornate dedicate al Patrimonio Unesco. E Villa Reimann sarà tra le mete prescelte. Cosi ha assicurato l’assessore Fabio Granata: “Una splendida domenica mattina con centinaia e centinaia di cittadini in un luogo dell’Anima restituito alla Città: racconto, partecipazione attiva e convivialita’ attorno a una piccola ma importante operazione di Rigenerazione culturale – ha detto Granata – Il numero di cittadini e il clima festoso alla “riapertura” di Villa Reimann rappresentano non solo un segno di speranza per la nostra Siracusa ma anche la dimostrazione plastica della grande “domanda di cultura” che esiste in Città. Nei prossimi mesi cercheremo di essere all’altezza di questa domanda, riattivando e creando eventi e luoghi all’altezza di una Capitale culturale smagliante come la nostra Città”. (r.t.)

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