In cella anche factotum boss, cugino e omonimo del geometra che ha prestato l’identità.
Il medico Alfonso Tumbarello era pienamente consapevole che Andrea Bonafede, il paziente a cui in due anni ha firmato oltre cento trenta ricette – 95 per i farmaci e 42 analisi – era in realtà il super latitante Matteo Messina Denaro.
Lo scrive nell’ordinanza il giudice per le indagini preliminari. Con questa accusa il medico infedele è stato arrestato dai carabinieri del Ros dopo che subito dopo la cattura del boss aveva raccontato ai magistrati che per lui, quel signore era solo Andrea Bonafede un paziente come tanti del suo studio