
Continua a far discutere la questione dell’approdo per imbarcazioni da diporto sulla spiaggetta del Granatello.
Al centro del dibattito, una complessa vicenda amministrativa fatta di autorizzazioni regionali, pareri urbanistici comunali, sospensioni e revoche della Scia edilizia.
A fare chiarezza sono i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Roberta Suppo e Uccio Blanco, che puntano il dito contro chi – a loro dire – “tenta di stravolgere i fatti” diffondendo informazioni distorte sui social e altrove.
Il chiarimento parte da una distinzione fondamentale: quella tra parere urbanistico e autorizzazione Demaniale.
Il primo – spiegano i consiglieri – è una valutazione tecnica sulla compatibilità di un progetto con la pianificazione urbanistica e non autorizza in sé alcun lavoro.
L’autorizzazione demaniale, invece, è un atto di diritto pubblico, rilasciato dalla Regione, che concede l’utilizzo di un bene demaniale a fini privati per un periodo determinato.
“Il parere è un passaggio tecnico e preventivo – precisano Suppo e Blanco – mentre l’autorizzazione è un provvedimento che conferisce un vero e proprio diritto d’uso”.
Per ricostruire la vicenda, i consiglieri elencano i passaggi amministrativi salienti: 26 agosto 2022: la Regione Sicilia – Assessorato Territorio e Ambiente rilascia l’autorizzazione demaniale per realizzare un punto di ormeggio permanente in località Granatello; il 24 ottobre 2022: la società interessata presenta la Scia edilizia per avviare i lavori; il30 marzo 2023: il Consiglio comunale di Augusta approva il Pudm (Piano di utilizzo del Demanio marittimo); il 17 settembre 2025: l’Amministrazione comunale sospende la Scia perché l’area dell’intervento risulta non compatibile con il nuovo Pudm; il 10 ottobre 2025: il Comune revoca la sospensione della Scia, prendendo atto della proroga della concessione demaniale marittima rilasciata dalla Regione.
Suppo e Blanco sottolineano come l’autorizzazione all’uso del suolo demaniale non sia mai stata di competenza comunale, ma esclusivamente regionale.
Anche il recente atto del Comune, con cui si revoca la sospensione della Scia, lo conferma: “la concessione demaniale marittima è titolo di competenza regionale”, si legge nel provvedimento.
Il Comune, tramite il proprio Settore Urbanistica, si limita a mantenere le funzioni di vigilanza e controllo urbanistico, edilizio, paesaggistico e ambientale.
I consiglieri pentastellati pongono due interrogativi all’Amministrazione: Perché sono passati due anni e sei mesi dalla presentazione della Scia prima che venisse sospesa?
Perché non si è rispettato quanto previsto dal Pudm, che destina l’area (Zona D3) esclusivamente ad uso dei natanti, e non all’ormeggio permanente?
Infine, Suppo e Blanco invitano i “supporter pro-amministrazione” a smettere di diffondere informazioni false e chiedere scusa a quei cittadini a cui, secondo loro, è stata “estorta” la fiducia con una narrazione distorta dei fatti.
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