Nella puntata di Report in onda ieri su Rai3, è andato in onda un servizio, della durata di circa 38 minuti, sulle vicende giudiziarie che coinvolgono alcuni esponenti di primo piano di Fratelli d’Italia in Sicilia e sulla faida tra big della Sicilia orientale.
Nel corso del programma condotto da Sigfrido Ranucci, sono state trasmesse interviste ad alcuni dei personaggi coinvolti nella vicenda.
Il deputato catanese Manlio Messina protagonista, all’inizio dell’estate, di improvvise dimissioni dal partito che aveva contribuito a fondare con la presidente Meloni e di cui era capogruppo alla Camera, ha parlato delle ragioni che lo hanno portato alla decisione di abbandonare il partito, si sarebbe trattato di un attacco dovuto alla sua crescita politica che avrebbe indispettito qualcuno tra i vertici romani di Fratelli d’Italia.
Il riferimento sembra diretto al responsabile nazionale dell’organizzazione Giovanni Donzelli, il cui nome viene confermasto dal giornalista del quotidiano La Sicilia, Mario Barresi, autore di una serie di articoli sullo scontro nella Sicilia orientale.
In un’altra intervista, il vice presidente della Commissione Bilancio alla Camera, Luca Cannata, attribuisce proprio a Messina la responsabilità dell’attacco che ha di fatto frenato la sua corsa a coordinatore regionale del partito, facendo uscire sulla stampa le notizie relative alle cosiddette ‘collette’, i contributi che Cannata avrebbe preteso da assessori e da un presidente del consiglio comunale, per finanziare le attività del suo gruppo politico quando era sindaco di Avola.
Nel servizio c’è anche un’intervista al deputato regionale ora Dc, Carlo Auteri, all’epoca dei fatti in Fratelli d’Italia, autore di un duro scontro per la leadership del partito in provincia di Siracusa.
È anche stata trasmessa la registrazione audio di una telefonata nella quale l’ex presidente del Consiglio di Avola Fabio Iacono parla dei contributi versati a Cannata, con un’intervista all’ex presidente provinciale del partito di Siracusa, l’avvocato Giuseppe Napoli, che ha poi lasciato il partito con Auteri per andare nella Democrazia Cristiana.
Secondo Cannata, il “fuoco amico” contro di lui sarebbe stato lanciato proprio da Auteri e Messina, per ritorsione dopo le notizie dei contributi regionali concessi ad associazioni vicine ad Auteri.
Nel corso della trasmissione si è parlato anche delle vicende giudiziarie che coinvolgono il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Galvagno, finito sotto indagine per l’organizzazione di alcuni eventi, c’è una dipendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, Marianna Amato.
Quindi si è parlato dell’inchiesta che ha portato la Procura della Repubblica di Palermo a chiedere il rinvio a giudizio per corruzione per l’assessora al turismo Elvira Amata.
Nel servizio si parla di una collana indossata dalla Amata in diverse occasioni pubbliche fra l’ottobre e il dicembre 2023.
Si tratta di una collana con una croce decorata con oro e rubini, realizzata dagli orafi di una celebre gioielleria di Taormina, che secondo una fonte di Report sarebbe stata regala all’assessora da Antonella Ferrara, Presidente dell’Associazione Taormina Book Festival.
Il servizio dal minuto 28:43 al minuto 1:07:26

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