I circoli di Legambiente di Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa chiedono che siano effettuate le indagini su tutte le matrici ambientali, suoli e corpi idrici compresi, dell’area vasta circostante all’impianto Ecomac.
Lo hanno fatto con una richiesta inviata questa mattina al Prefetto, ad Arpa Sicilia, all’Asp di Siracusa e a tutti i Comuni interessati dal gravissimo incendio divampato lo scorso 5 luglio mattina, e tuttora non del tutto estinto.
I circoli dell’associazione ambientalista chiedono che nelle zone sottoposte ad analisi siano comprese le aree urbane dei comuni coinvolti, per diossine e altri composti, e non escludendo Augusta, già interessate da contaminazioni nel precedente incendio dello stesso impianto avvenuto nell’agosto 2022 e a seguito del quale furono accertate concentrazione oltre i limiti.
I quattro circoli ambientalisti, sulla scorta di quanto disposto dal Sindaco di Palermo in occasione dell’incendio che nel 2023 interessò una vasca della discarica RSU di Bellolampo, chiedono ai Comuni di Augusta, Priolo Gargallo, Melilli e Siracusa di adottate misure cautelative a tutela della salute delle popolazioni in tutte le aree di probabile ricaduta dei contaminanti causati ed emessi dall’incendio Ecomac Smaltimenti srl.
La richiesta comprende il formale accesso ai risultati delle analisi ambientali realizzate da ARPA Sicilia e Asp Siracusa in seguito all’incendio; nonché ai provvedimenti adottati dalla Prefettura di Siracusa e rispettivamente dai sindaci dei comuni di Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa in merito alle fasi di gestione dell’emergenza (attivazione, informazione, ordinanze, verbali delle riunioni dei tavoli tecnici. ecc.) successivi all’evento.
Iscriviti al Canale WhatsApp di Webmarte TV in modo semplice e veloce.
Clicca qui per entrare nel canale e quindi premi il pulsante in alto a destra “Iscriviti”.
Non riceverai notifiche, ma potrai consultare i nostri articoli aggiornati quando vorrai.









