Il Sen. Antonio Nicita, membro della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, è intervenuto sulle dichiarazioni dell’assessore alla cultura del comune di Siracusa, Fabio Granata, di cui abbiamo scritto in un nostro articolo di oggi.
“In un recente convegno sulla situazione in Medio Oriente che ha visto la partecipazione a Siracusa dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno e dell’assessore alla cultura del Comune di Siracusa, Fabio Granata, alcuni interventi hanno indugiato in narrazioni fatte di ricostruzioni parziali e uso di alcuni termini che, indipendentemente dalle intenzioni di chi le ha pronunciate, possono finire per alimentare la ‘coltura’ dell’odio e dell’antisemitismo.
Fatta salva la libertà d’espressione di ciascuno, colpisce l’accostamento degli appelli di Papa Francesco alla pace da un lato, con termini inaccettabili come ‘genocidio’ o ‘soluzione finale’, dall’altro.
Nel momento stesso in cui si confondono ragioni di un popolo e atti terroristici nella medesima argomentazione, si finisce infatti per sostenere narrazioni a senso unico di vicende complesse e tormentate, con tesi anni luce lontane dalla posizione di ascolto, di equilibrio e di contributo alla costruzione di due popoli e due stati che da sempre ha visto impegnata l’Italia e che è stata confermata di recente in alcune mozioni approvate unitariamente in Parlamento.
Come membro della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, faccio mie le parole pronunciate, qualche giorno fa in Senato, dalla Presidente Liliana Segre: ‘in Italia e in Europa si sono avute manifestazioni di antisemitismo che richiedono un’azione decisa delle istituzioni preposte e un impegno convergente di tutte le forze politiche». E ancora, «è il momento di piangere i bambini di ogni nazionalità, di ogni credo, di ogni religione» perché «i bambini sono una cosa sacra e non vanno toccati per nessun motivo e sotto nessuna latitudine’.
Sono sicuro che il Sindaco Francesco Italia vorrà unirsi alle parole della Senatrice Segre, ribadendo, come Primo Cittadino di Siracusa, il contrasto ad ogni forma di disinformazione e di espressioni d’odio, la condanna di ogni rigurgito di antisemitismo e razzismo, la necessità di lavorare per una tregua e per la costruzione della pace, nel rispetto del diritto all’esistenza dei due popoli e dei due stati”.
Così il senatore Pd Antonio Nicita.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 42)Altrettanto decisa la replica dell’assessore Granata.
“In relazione alla iniziativa pubblica e partecipata ‘Due popoli Due Stati’, svoltasi a Siracusa sabato 11 novembre, con oggetto la tragedia in atto in Palestina, dalla strage di civili israeliani del 7 ottobre al massacro sistematico di bambini, donne e uomini palestinesi con bombardamenti intensivi, su case, ospedali, campi profughi, ambulanze a Gaza, non sono mai state usate parole d’odio contro Israele. Le nostre e le mie parole, pronunciate sabato, sono state le stesse di Papa Francesco: fermare il massacro in atto e liberare contestualmente tutti gli ostaggi, promuovendo, come l’ONU e il Vaticano richiedono, un immediato ‘cessate il fuoco’.
Il riferimento al genocidio e alla soluzione finale nei confronti della popolazione palestinese, nel corso della manifestazione, sono state utilizzate come ‘rischio da stroncare sul nascere’, riportando il pensiero folle dei settori più estremi del governo israeliano. Parole, a iniziare dalla evocazione dell’utilizzo della bomba nucleare o relativa alla proposta del completo esodo forzato di milioni di palestinesi nel deserto.
Parole e proposte folli che hanno suscitato l’indignazione dell’opinione pubblica mondiale e della gran parte delle comunità ebraiche diffuse nel mondo e in Israele.
Se qualcuno, infine, crede di poter fermare o condizionare la libertà d’espressione sul massacro in corso commette un grande errore di valutazione oltreché un atto di disinformazione maldestro e arrogante”.






