Cinghiali e scrofe abbandonati nelle campagne della zona montana della provincia di Siracusa, che si sono accoppiati e hanno proliferato, hanno raggiunto un numero che rappresenta ormai una vera emergenza.
A Palazzolo, Canicattini e nella zona di Pantalica gli animali, tra l’altro di grosse dimensioni, rappresentano un pericolo per gli automobilisti, a causa delle loro scorribande sulle strade della zona, ma anche per i contadini e gli allevatori.
Da alcuni anni quella legata alla presenza di cinghiali in Sicilia è diventata un’emergenza, che crea ingenti danni all’agricoltura e mette a rischio la sicurezza dei cittadini e l’equilibrio ambientale.
I cinghiali fuggiti dalle riserve, o immessi illecitamente, hanno riacquistato la selvaticità e si sono rapidamente moltiplicati e diffusi nei territori dove erano presenti, incrociandosi spesso con maiali mantenuti allo stato brado e generando una popolazione di cinghiali caratterizzata dall’ibridazione con il maiale.
Alcuni episodi legati alla presenza di animali di specie introdotte spesso illegalmente, in alcune zone della Sicilia, in particolare nelle Madonie e nel messinese, hanno spinto la Regione ad approvare un Piano Straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, con l’obiettivo di ridurre i danni causati dagli animali.
Il piano prevede l’eliminazione di specie introdotte in maniera illecita sul territorio della Regione, come il muflone, la nutria, il cervo ed il daino, l’eliminazione delle capre inselvatichite che popolano numerose isole della Regione e contenere i danni all’agricoltura causate dal cinghiale e dal colombaccio.
Per affrontare l’emergenza, nei giorni scorsi a Palazzolo Acreide, uno dei territori colpiti, si è svolto un incontro tra il sindaco Salvatore Gallo, il dirigente provinciale dell’Azienda Forestale Giancarlo Perrotta, rappresentanti dell’Asp e operatori del settore ambientale, al quale ha partecipato il deputato regionale Carlo Auteri.
Tra le soluzioni trovate c’è l’affidamento del vecchio macello di Palazzolo alla Forestale per gestire il problema in modo efficace, per utilizzare le carni degli animali abbattuti e smaltirne le carcasse in modo conforme alla legge.
Il sindaco Gallo ha sottolineato l’esigenza di favorire il riequilibrio della fauna del territorio.
“Non siamo favorevoli all’abbattimento indiscriminato, ma dobbiamo fare i conti con una realtà che danneggia colture, minaccia la sicurezza nelle campagne e limita la fruizione turistica di aree preziose come la Valle dell’Anapo. Vogliamo un territorio sicuro, ma anche rispettoso della fauna”.
Soddisfatto il deputato Carlo Auteri.
“Grazie anche alla conferenza di oggi, abbiamo comunicato che la Regione è presente e disponibile al risarcimento danni a tutte le aziende e cittadini colpiti sul territorio.
Insieme possiamo fare la differenza.
Oggi abbiamo presentato la nostra soluzione durante una conferenza stampa a cui ha partecipato anche un delegato dell’Asp.
Abbiamo il dovere di tutelare le aziende agricole e i cittadini ma nel rispetto dell’ambiente. Grazie al sindaco Gallo per aver messo a disposizione il macello di Palazzolo”.
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