Il giudice monocratico della sezione penale del Tribunale di Siracusa, nell’udienza del 19 settembre scorso, ha condannato l’ingegnere Francesco La Ferla, per tutti Ciccio, consigliere comunale di Augusta, per aver diffamato il sindaco Di Mare pubblicando dei post su Facebook.
Il giudice ha ritenuto diffamatorio il contenuto di alcuni post pubblicati sulla sua bacheca Facebook, per il contenuto che offende l’onore e la reputazione del sindaco Giuseppe Di Mare.
In uno dei post incriminati è scritto: “.. con questo sindaco si è verificata la resurrezione dei morti e anche delle pratiche illecite. Cementifìcazioni di famiglia selvagge. E pazienza il popolo bue si accontenta del fieno”.
Nel secondo post La Ferla definisce Di Mare “un sindaco nullo che ha fatto solo danni alla cosa pubblica e all’ambiente … Un servo sciocco inutile e senza attributi …”.
Per il giudice nel primo post il consigliere accusa il sindaco di aver contribuito consapevolmente ad attività illecite di natura edilizia.
Nella sentenza si riconosce il reato di diffamazione aggravata ai sensi dell’articolo 595 del Codice Penale.
Il giudice ha anche considerato il reato continuato e applicato la maggiorazione della pena prevista dall’articolo 81 del Codice Penale.
La Ferla è stato condannato al risarcimento del danno in favore del sindaco, costituito Parte civile, da liquidarsi in sede civile, e a rifondere allo stesso le spese processuali sostenute per complessivi 1.797.00 euro per compensi, oltre al 15% per spese generali.
Il giudice ha anche ordinato la sospensione della pena per cinque anni alle condizioni di legge.
Eletto nel 2021 nella lista “100 per Augusta”, a sostegno del candidato Di Mare, i rapporti con il primo cittadino una volta eletto, precipitarono dopo qualche mese e La Ferla è diventato il più duro oppositore del sindaco.
Assente spesso alle sedute del Consiglio comunale, a causa di seri problemi di salute, da lui stesso resi noti, utilizza il suo profilo Facebook per lanciare accuse contro il sindaco e l’amministrazione comunale che giudica inadeguata.
Sempre sui social La Ferla ha annunciato che farà ricorso in appello contro la sentenza.
Intanto ha pubblicato un post con il quale conferma la sua linea contro l’amministrazione.
“Buongiorno a tutti. Voglio ribadire se fosse necessario che la mia posizione nei riguardi di una amministrazione che ritengo fallimentare e disastrosa non cambia.
Ho il dovere diritto di fare opposizione così come stabilito dalle norme.
Ciò che non condivido o ciò che è fatto male a danno l’economia sarà sempre mio compito denunciare.
Espedienti vergognosi non mi arrestano. Io a differenza di alcuno sono una persona seria un professionista stimato una persona che ha un forte senso civico oltre ad essere consigliere comunale eletto con 270 voti e che ha il dovere di vigilare.
Tentare di distorcere la realtà non verrà facile a nessuno”.
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