
Augusta si prepara a diventare un centro nevralgico per l’energia del futuro, con il porto che si candida a ospitare un importante polo per l’eolico offshore.
Un passo deciso verso un nuovo modello industriale più sostenibile, che trova il pieno sostegno di Marina Noè, presidente di Assoporto Augusta.
“La nascita di un hub eolico ad Augusta è un’opportunità concreta per lo sviluppo del territorio e dell’industria locale”, ha dichiarato Noè, ringraziando Francesco Di Sarcina, presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale, per l’impegno profuso nel progetto.
Il piano è stato ufficializzato attraverso un decreto interministeriale che coinvolge sia Augusta sia Taranto, con l’obiettivo di attirare investimenti infrastrutturali su larga scala.
Per Noè, questo rappresenta l’inizio di una nuova stagione industriale orientata alla sostenibilità ambientale: “La transizione ecologica non è una moda, ma una sfida reale e necessaria. E Augusta può giocare un ruolo da protagonista”.
Marina Noè, da sempre impegnata nella valorizzazione dei porti del sistema siciliano orientale, ha sottolineato anche i recenti progressi a Catania, dove l’approvazione del nuovo piano regolatore promette una trasformazione urbana equilibrata e condivisa.
Al centro dell’attenzione anche Siracusa, in crescita come scalo crocieristico, e Pozzallo, nodo strategico del corridoio europeo.
Per quanto riguarda Augusta, la presidente auspica un rapido avanzamento sia del piano regolatore del porto che di quello cittadino.
“È fondamentale che i due strumenti dialoghino e si rafforzino a vicenda.
Positivo il confronto in atto tra Comune e Autorità portuale.
L’assessore all’Urbanistica Tania Patania e il sindaco Giuseppe Di Mare stanno dimostrando attenzione, anche nel coinvolgere la cittadinanza”.
Nel suo intervento, la presidente di Assoporto ha inoltre lanciato un appello sulla necessità di affrontare con urgenza le criticità infrastrutturali: carenze nei servizi portuali, viabilità da potenziare, un sistema idrico e fognario più efficiente, e il ripristino della ex SS 114, fondamentale anche in ottica di protezione civile, come evidenziato dagli incendi recenti.
“Non c’è più tempo da perdere – ha concluso–. Serve un impegno congiunto di istituzioni, politica e imprese.
Solo unendo le forze possiamo rendere questa parte della Sicilia più competitiva, attrattiva e sostenibile, sia per l’industria che per il turismo”.
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