Relativamente all’incendio divampato sabato 5 luglio all’impianto Ecomac di Augusta e spento solo dopo diversi giorni, si fa sentire la voce delle comunità locali e dei rappresentanti politici.
L’episodio, che ha coinvolto materiali plastici, ha provocato l’emissione di una nube densa e persistente, sollevando forti preoccupazioni tra i residenti.
“Un comitato di cittadini è pronto a costituirsi parte civile qualora emergano responsabilità penali nella gestione dell’impianto”, ha dichiarato Massimo Casertano, dirigente provinciale di Fratelli d’Italia.
“Non ci accontenteremo di spiegazioni sommarie: vogliamo chiarezza e verità su quanto accaduto”.
I timori principali riguardano l’impatto ambientale e sanitario dell’incendio, con particolare attenzione alla possibile contaminazione di coltivazioni e foraggi.
“La combustione di materiali plastici può liberare diossine, furani e altre sostanze tossiche – ha aggiunto Casertano – e non possiamo escludere danni all’agricoltura e alla catena alimentare. Quel che è certo – conclude Casertano – è che le comunità colpite meritano risposte trasparenti e un’indagine rigorosa.
Non possiamo permettere che un potenziale disastro ambientale venga sottovalutato o dimenticato”.
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