È ormeggiata da ieri sera nella banchina del porto commerciale di Augusta la Ocean Viking, la nave della Ong Sos Mediterranee che è stata oggetto di un attacco a fuoco da parte della Guardia Costiera libica in acque internazionali.
La nave, con a bordo 87 persone, tutti uomini, compresi 21 minorenni non accompagnati e quasi tutti provenienti dal Sudan, inizialmente avrebbe dovuto attraccare a Marina di Carrara, a 1.300 km di distanza dall’area di salvataggio, assegnato come porto sicuro dal Ministero dell’Interno.
Successivamente la nave era stata indirizzata a Siracusa ma, dopo aver appreso della presenza a bordo di un sospetto caso di tubercolosi, su indicazione del direttore sanitario dell’Asp, Madonia, la nave è stata fatta attraccare ad Augusta dove è arrivata in serata.
La decisione di dirottare la nave ad Augusta è dovuta alla presenza, nella banchina del porto commerciale, di un presidio sanitario in grado di accogliere e monitorare lo stato di salute delle persone a bordo.
All’arrivo, il giovane è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Muscatello di Augusta, dove sono stati effettuati gli accertamenti clinici ed è ora in isolamento in attesa di essere trasportato al reparto malattie infettive dell’Umberto I di Siracusa.
In attesa di accertare se la natura della tubercolosi è contagiosa, il gruppo dei migranti è in isolamento all’interno del presidio sanitario al porto Commerciale, mentre l’equipaggio è rimasto a bordo della nave.
Grazie al tempestivo intervento dei sanitari dell’Asp la situazione sanitaria è assolutamente sotto controllo.
Le 87 persone a bordo sono state recuperate in mare in due diverse operazioni di soccorso, tra la notte di sabato 23 e la mattina del 24 agosto
Secondo quanto raccontato dall’equipaggio, la nave è stata oggetto di una sparatoria durata almeno 20 minuti, da parte di una motovedetta libica.
“La nave è stata avvicinata dalla motovedetta libica, che ha illegalmente chiesto di lasciare la zona e dirigersi verso nord.
Senza alcun preavviso o ultimatum due uomini a bordo della motovedetta hanno aperto il fuoco sulla nostra nave”.
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