
Questa sera la città si prepara a rivivere una delle sue tradizioni più sentite e suggestive: il commovente rito del suono di tromba e tamburo che accompagna la notte del Giovedì Santo.
Un momento carico di significato religioso e spirituale, che ogni anno richiama l’attenzione e la partecipazione di gran parte della comunità cittadina.
Nel silenzio della notte, la struggente melodia eseguita da tromba e tamburo risuona per le vie della città, evocando il dolore di Maria alla ricerca del Figlio e invitando alla preghiera e alla riflessione.
Un rito che tocca il cuore degli augustani, divenuto nel tempo un appuntamento immancabile della Settimana Santa.
Anche quest’anno, saranno i musicisti del corpo bandistico “Federico II di Svevia” a dar vita a questa intensa tradizione.
Alla tromba ci sarà il maestro Gaetano Galofaro, direttore della banda cittadina, accompagnato da Emanuele Di Grande al tamburo.
L’itinerario prenderà il via alle ore 21 dalla chiesa di San Giuseppe Innografo, nel quartiere Monte Tauro, per poi snodarsi durante la notte attraverso le varie zone della città, portando la toccante melodia nelle strade e nei cuori dei cittadini.
Nel frattempo, in tutte le chiese di Augusta si stanno preparando i “sepolcri”, con l’allestimento degli altari della reposizione per l’adorazione eucaristica.
Dopo la celebrazione della messa in Coena Domini, con il rito della lavanda dei piedi, come da tradizione, i fedeli si recheranno numerosi a visitare le chiese, in un percorso di devozione che scandisce le ore notturne del Giovedì Santo.
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